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Crisi di governo, Sgarbi contro il M5s: "Fantasmi in un Parlamento di idioti"

Crisi di governo Sgarbi

"Il M5s non fa, non esiste, la sua è una non politica": il duro attacco di Vittorio Sgarbi all'indomani della crisi di governo.

“Non esistono, sono parlamentari fantasmi in un Parlamento di idioti“. Con queste parole Vittorio Sgarbi si è scagliato contro il M5s, nel corso di una puntata di L’aria che tira estate su La7 dedicata alla crisi di governo e alle consultazioni che oggi si svolgono al Quirinale. Il critico d’arte, con la foga che in tante occasioni lo contraddistingue, ha ripercorso le tappe che hanno portato alla caduta dell’esecutivo, attribuendone la responsabilità al Movimento.

Crisi di governo, Sgarbi: l’accusa

Per Sgarbi, la colpa della crisi di governo è interamente del M5s. Tutto è cominciato con “la mozione contro la Tav. In quel momento si capisce che le autonomie non si fanno. Il Ministero dei Beni Culturali ha fatto una norma suicida, ma ormai in vigore, contro le autonomie alle sovrintendenze”. L’accusa del critico d’arte è la stessa che il vicepremier leghista, in più occasioni, ha rivolto all’allora alleato di governo: “Tutto quello che si sostiene è, in realtà, una non-politica, come ha detto giustamente Salvini, che si può anche non condividere ma resta il fatto che il non-fare è la misura del non-essere. Questi [gli esponenti del M5s, ndr] non sono, non fanno, non esistono, non sono stati eletti. L’unico che ha preso i voti non c’è, è un paradosso grottesco, neanche Berlusconi aveva determinato degli effetti così anomali per cui i voti li prende lui e ci sono in Parlamento altri. Lui oggi è tornato nel Parlamento europeo per la coerenza di chi fa attività politica, ma Grillo dov’è? In vacanza con i pantaloni corti? A fare la morale? Oggi il M5s non ha più il consenso di cui godeva [alle elezioni di marzo 2018, ndr], non è il partito di maggioranza. Sono parlamentari fantasmi in un Parlamento di idioti”.

“Governerebbero con l’Isis”

L’unico obiettivo del Movimento, continua Sgarbi, è mantenere il potere: “Ormai è chiaro che i 5 Stelle, partito composto da nulla facenti, pur di restare incollati alle loro poltrone, governerebbero con l’Isis“. Per difendere la poltrona, il M5s è disponibile a stringere un accordo con il Pd, cioè con chi, negli ultimi anni, hanno accusato di essere “un partito di ladri, delinquenti, servi delle banche, affaristi, criminali della politica. Così, solo per rinfrescare la memoria agli amici del Pd terrorizzati dalla elezioni”.

L’attacco di Feltri a Conte

Nel corso della stessa trasmissione, anche il giornalista Vittorio Feltri si è lanciato in un duro attacco a un esponente del governo gialloverde. Bersaglio dell’arringa del direttore di Libero è Giuseppe Conte, descritto come un cabarettista che, con il suo discorso in Senato, ha dato vita a uno “spettacolo pietoso. Ha dimostrato di essersi trasformato da avvocato a un modesto pm scagliandosi contro Salvini anziché rassegnare le dimissioni”.