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Crisi di Governo, trattativa M5s-Pd verso un possibile accordo

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"Una volta individuato un nome condiviso per palazzo Chigi, siamo certi che Mattarella ci darebbe un po' di tempo per la squadra di governo".

Hanno preso il via le consultazioni in vista della nascita di un nuovo esecutivo. Sergio Mattarella a chiesto a tutte le forze politiche di trovare un accordo e comunicare un nome entro lunedì prossimo. L’alternativa è il voto. Il clima si fa teso, tra coloro che vorrebbero andare alle urne e chi invece punta a un’alleanza. Una delle coalizioni più discusse negli ultimi giorni, infatti, riguarda la trattativa tre M5s e Pd. Non c’è ancora nessuna formalizzazione, ma nella giornata di oggi, giovedì 22 agosto, qualcosa potrebbe muoversi. infatti, a partire dalle ore 10, i big sono attesi al Quirinale per un colloquio con il Capo dello Stato.

Governo, trattativa M5s-Pd

La trattativa tra M5s e Pd è un’alternativa possibile seppur ancora non formalizzata. Di fronte al calo della Lega negli ultimi sondaggi elettorali, infatti, cresce l’idea di formare un nuovo governo giallo-rosso. Questa via potrebbe condurre al sostegno di un premier vicino al Movimento, ma non a un esecutivo Conte Bis. Nel caso di presidente grillino, però, a Bruxelles andrebbe invece un democratico: Paolo Gentiloni e Enrico Letta sono tra i più quotati. Tuttavia lo scettro è ancora in mano al Capo dello Stato, che nella giornata di oggi (giovedì 22 agosto) proseguirà con le consultazioni in attesa di dare una svolta all’attuale crisi di governo. Attesi al Quirinale i big: un nome dovrà arrivare entro lunedì. I tempi serrati potrebbero spingere le forze politiche all’accordo: “Una volta individuato un programma e un nome condiviso per palazzo Chigi, siamo certi che Mattarella ci darebbe un po’ di tempo per la squadra di governo” rivelano alcuni.

Il segretario Pd Nicola Zingaretti

Zingaretti ha le idee chiare sul nuovo esecutivo che guiderà l’Italia: infatti, nella giornata di mercoledì 21 agosto ha fissato 5 punti chiave a cui non ammette deroga. Inoltre, ha dichiarato che “nel governo Conte è stato fatto errore in partenza. Un contratto che conteneva cose in contraddizione tra loro, uno strumento debole e fragile. Se deve nascere un governo deve nascere sulla condivisione di un programma per l’Italia“. Dal Movimento, però, l’unico punto di accordo con i dem è il No a Fico premier.