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Programma M5s Pd: i temi in comune fra i due partiti

manovra tensione

Confrontando i due programmi, non emergono differenze tali da poter far saltare la coalizione.

Il Partito democratico ha fissato 5 punti cardine nel suo programma di eventuale collaborazione con il Movimento 5 Stelle. La replica dei pentastellati, non tarda ad arrivare e propongono 10 temi ritenuti “fondamdentali”.

Programma M5s-Pd

Confrontando unicamente le fonti ufficiali dei due partiti, non emergono differenze tali da far saltare la possibile coalizione giallorossa. I leader di entrambi i partiti, definiscono imprescindibili tutti i punti dei loro programmi e anche se non si notano dissonanze, bisognerà vedere come verranno declinati i vari punti.

Immigrazione

Il tema più caldo è sicuramente quello dell’immigrazione. Il Pd ha bisogno di una svolta decisiva che metta un punto alle politiche approvate dal governo Conte. Il M5s invece chiede: “contrasto del fenomeno dell’immigrazione clandestina e della tratta degli esseri umani, con politiche mirate dell’Unione Europea nei Paesi di provenienza e transito. Oltre alla modifica del Regolamento di Dublino”.

Riforme

La riforma più cara ai pentastellati è quella del taglio dei parlamentari. Addirittura Di Maio parla di riforma completata entro il termine della legislatura. Un’apertura di fatto ai democratici che pur non votandola, sarebbero disponibili ad un confronto.

Manovra

I due partiti convergono sulle manovra e sulla necessità di mettere in atto misure di equità, con un occhio vigile al blocco dell’aumento dell’Iva. Il programma del Pd recita: “equità sociale, territoriale, generazionale e di genere. In tale logica affrontare le priorità sul fronte lavoro, salute, istruzione, ambiente, giustizia. Evitare l’inasprimento della pressione fiscale a partire dalla necessità di bloccare con la prossima legge di bilancio il previsto aumento dell’Iva”.

Quello del Movimento 5 Stelle invece:”Una manovra equa, stop all’aumento Iva, salario minimo, taglio del cuneo fiscale, sburocratizzazione, famiglie, disabilità e emergenza abitativa”.

Autonomia differenziata

I primi problemi iniziano a sorgere sull’autonomia differenziata. Il tema è molto caro ai pentastellati e interesserebbe anche ad una regione a guida Pd, l’Emilia-Romagna. Alcuni punti non convergono e potrebbero dare spazio ad eventuali discussioni, un esempio è il tema delle banche.

Giustizia

Un altro punto difficile da accordare per i due partiti è quello della giustizia. In particolar modo, i tasti dolenti riguarderebbero la riforma del Consiglio Superiore della Magistratura e il conflitto di interessi.