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Governo, parla Bugani (M5s): "Il Pd dica sì ai 10 punti del Movimento"

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Mentre fervono le trattative per il governo, l'esponente del M5s Massimo Bugani invita il Pd a togliere il veto sulla riconferma di Conte a Premier.

In queste ore concitate per la politica italiana, molti esponenti dei due probabili futuri alleati di maggioranza – Pd e Movimento 5 Stelle – esprimono le loro opinioni in merito all’eventuale accordo di governo. Tra questi anche il consigliere del M5s Massimo Bugani, che ha criticato il Pd per i veti posti in merito alla riconferma di Giuseppe Conte come Presidente del Consiglio e per la grande frammentazione politica all’interno del partito.

Governo, parla Bugani del M5s

In un post pubblicato sulla sia pagina Facebook Bugani, che è consigliere comunale a Bologna dal 2016, ha iniziato il suo discorso criticando l’ormai ex alleato di governo Matteo Salvini, reo di aver causato la crisi di governo: “Salvini ci ha follemente cacciati in questa situazione e l’ha fatto come il personaggio della canzone di Vecchioni che ‘si è superato, non si è visto e ha continuato'”.

In seguito è arrivata la lunga invettiva contro il Pd, accusato di essere vittima delle sue numerose correnti e di non voler evitare la legge sul taglio dei parlamentari: “Ancor prima di iniziare il tavolo di ieri, le almeno 10 correnti, in perenne guerra tra di loro, stavano già litigando. È un partito che davanti ad un’occasione incredibile come questa, pone un veto contro la figura di Giuseppe Conte che peraltro sarebbe una garanzia anche per loro. Stiamo parlando di un partito che evidentemente cerca di fare melina per quanto concerne il taglio di 345 parlamentari. Accampando scuse improbabili”.

Il progetto culturale comune

Nel finale del suo post, Bugani afferma infatti come il Pd dovrebbe unire e forze con il M5s per il bene del Paese, eliminando i veti imposti su Giuseppe Conte e sul decalogo stilato dai pentastellati: “Se vogliamo bene al Paese dobbiamo avere un progetto culturale comune. Un’idea di società in cui al centro ci siano il sapere e la conoscenza. Quelli che si mettono insieme solo per la paura di stare da soli di solito si lasciano presto oppure vivono infelici. Il suo Segretario oggi chiude mentre il Capogruppo al Senato Marcucci apre. È evidente che i parlamentari non hanno alcuna intenzione di seguire le linee dettate da Zingaretti. Questo Pd dovrebbe solo dire sì ai 10 punti. Dire sì a Giuseppe Conte e seguire chi ha una identità e un’idea di Italia del futuro: il Movimento 5 Stelle. Noi del voto non dobbiamo avere paura e non avremo mai paura”.