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Ipotesi Conte bis, per Boschi è Zingaretti a decidere la linea del no

maria elena boschi insultata

Sul no del Pd all'ipotesi di un governo Conte bis, Maria Elena Boschi ha affermato come la linea del partito la decida solo il segretario Zingaretti.

Mentre sono in corso le trattative febbrili per un possibile governo Pd-M5s, Maria Elena Boschi commenta la decisione del partito di dire no all’ipotesi di un Conte bis. L’ex sottosegretario alla Presidenza del Consiglio ha infatti affermato che la posizione del Pd è quella stabilita dal segretario Nicola Zingaretti e che solo lui può mandare avanti un’eventuale trattativa in merito.

Ipotesi Conte bis, parla la Boschi

Raggiunta dal giornalista Andrea Lattanzi dell’Ansa in un resort della Garfagnana, dove in questi giorni si sta tenendo la scuola di politica di Matteo Renzi, la Boschi ha ribadito la linea decisa dal segretario Zingaretti. L’esponente dem ha dichiarato: “La posizione è quella del segretario. Sul Conte bis il segretario Zingaretti ha detto no. Per cui nel momento in cui il segretario sta seguendo la trattativa con il Movimento 5 Stelle, ed ha espresso una posizione, credo sia solo il segretario che eventualmente possa cambiare quella posizione”.

“Non farò il ministro con il 5s”

Le posizioni di vicinanza a Zingaretti espresse dalla Boschi non si discostano molto pertanto da quelle riportate in un’intervista dell’ex ministra rilasciata a La Repubblica lo scorso 22 agosto. In quel caso la Boschi affermava infatti che un ipotetico governo Pd-M5s potrebbe durare fino alla fine della legislatura: “Se devo fare una previsione dico che si va alla scadenza naturale. Sicuramente all’elezione del presidente della Repubblica, ma secondo me fino al marzo 2023. Zingaretti ha il sostegno unanime di tutti. Nessuna polemica. Tutti avanti insieme”.

In merito alla possibilità di ricoprire un ruolo ministeriale nell’accordo giallorosso, la Boschi smentisce ogni voce negando un suo coinvolgimento a livello governativo: “Ho già chiarito che posso dare una mano sui contenuti se può essere utile. Voterò la fiducia, anche se con fatica, se nascerà il governo. Ma fare il ministro con i 5 Stelle, no grazie”.