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Governo Pd-M5s, per Zingaretti l'Italia non capirebbe un rimpastone

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Durante una conferenza stampa, il segretario dem Nicola Zingaretti ha ribadito la necessità di discontinuità per un ipotetico governo tra Pd e M5s.

Mentre si fanno sempre più serrate le trattative per il nuovo ipotetico governo tra Pd e M5s il segretario dem Nicola Zingaretti ha ribadito la sua contrarietà a Conte già espressa in questi giorni. In una conferenza stampa indetta presso la sede del Nazareno, Zingaretti si è però reso disponibile a trovare una soluzione assieme al Movimento. Tutto questo pur mantenendo una discontinuità sui nomi da proporre per il futuro esecutivo.

Zingaretti sul governo


Nel corso della conferenza stampa, Zingaretti ha confermato il suo no agli aut aut dei 5 Stelle in merito ai nomi del governo. Per il segretario l’unica opzione possibile è una svolta di discontinuità: “Per avere un governo di svolta e di discontinuità, deve essere garantito un ricambio. No a ultimatum o contrapposizioni”. Zingaretti ribadisce quindi il suo no ad un Conte bis, come invece proposto da Luigi Di Maio.

Tuttavia, Zingaretti afferma anche come sia pur sempre possibile trovare una soluzione, cercando di favorire un clima di dialogo e cooperazione tra le due parti in causa: “Ribadisco una posizione, come ho detto stamattina, anche convinto che su questo si può lavorare e trovare una soluzione, in un confronto reciproco capendoci e interloquendo l’uno con l’altro. Noi faremo di tutto per cercare una soluzione possibile che, non nego, a questo punto non si e’ determinata”.

Il no ad un rimpastone

Nel suo discorso, il segretario del Pd ha inoltre aggiunto come la direzione del partito sia attualmente al lavoro per un progetto nuovo, e che il Paese non capirebbe un ennesimo rimpasto di governo privo di contenuti: “Abbiamo un mandato sancito dalla Direzione, dare vita a un governo di svolta e di discontinuità per il futuro del Paese. Siamo al lavoro per un patto di governo, non per gli ultimatum. I contenuti sono importanti, l’Italia non capirebbe un rimpastone di un governo che proprio sui contenuti non ha trovato una sua sintesi”.