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Consultazioni governo, il calendario degli incontri al Quirinale

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Il Colle ha divulgato il calendario del secondo turno di consultazioni per la formazione del nuovo governo.

La svolta decisiva nelle delicate trattative per il superamento della crisi sembra essere sempre più vicina. Lo rivelano indiscrezioni secondo cui Sergio Mattarella, alla vigilia del secondo turno di consultazioni per la formazione di un nuovo governo, sarebbe ormai pronto a prendere una decisione a proposito dell’eventuale accordo Pd-M5s.

Nel primo pomeriggio, il presidente della Repubblica ha chiesto ai partiti di far pervenire le proprie indicazioni entro le 19 di oggi. Nel pomeriggio è stato reso noto anche il calendario degli incontri al Colle.

Consultazioni governo, il calendario

È stato fissato il calendario del secondo turno di consultazioni in Quirinale, dopo il primo che si è concluso con un nulla di fatto. I colloqui avranno inizio martedì 27 agosto alle 16 e proseguiranno fino alle ore 19 di mercoledì 28 agosto.

Mattarella: “Indicazioni entro le 19”

Il limite massimo sono le ore 19 di lunedì 26 agosto. Entro quest’ora, tutti i rappresentanti dei partiti eletti dovranno comunicare al Quirinale le proprie indicazioni relative alla formazione di una nuova squadra di governo. È quanto fanno sapere fonti del Colle. In seguito, il presidente Mattarella procederà a stilare il calendario del secondo turno di consultazioni.

Accordo Pd-M5s

Tutto si deciderà nella giornata di martedì 27 agosto, quando si terrà il secondo turno di consultazioni al Quirinale. Il quadro è in costante evoluzione in queste ore, ma l’ipotesi più accreditata è quella di un governo giallorosso, che, secondo quanto riportato dal Corriere della Sera, godrebbe del favore del presidente della Repubblica. Il più grande nodo da sciogliere resta quello del premier. Mentre il M5s insiste per un governo Conte bis, il Pd si oppone e spinge per un nome nuovo, che segni una forte “discontinuità”, come dichiarato dal segretario Nicola Zingaretti che vuole evitare un “rimpastone”, una semplice sostituzione della Lega con il Partito Democratico. La scelta dem ricadrebbe dunque su una figura terza, neutrale. Non si esclude l’ipotesi di un tecnico. La sfida, ora, è arrivare a un nome condivisibile.

Nel caso in cui le parti in gioco non riescano ad arrivare a un accordo Pd-M5s entro il 27 agosto, il capo dello Stato sarebbe pronto a consultazioni lampo. I colloqui non andrebbero oltre la giornata di mercoledì e si aprirebbe dunque la strada all’unica alternativa possibile, quella del ritorno alle urne. A favore delle elezioni anticipate si sono espressi, al termine del primo turno di incontri al Quirinale, tutti gli esponenti dei partiti di centrodestra, da Matteo Salvini a Giorgia Meloni.