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Accordo Pd-M5s, Paragone: "Io non ci sto, pronto a lasciare"

Accordo Pd-M5s Paragone

Gianluigi Paragone: "Nel caso di accordo con la Lega, resto nel gruppo parlamentare M5s. Nel caso di un accordo con il Pd, vediamo".

I più recenti sondaggi rivelano che il Movimento guadagna punti percentuali dall’apertura della crisi di governo, ma la decisione di ricercare un accordo Pd-M5s rischia di spaccare il partito al suo interno e di far crescere il malcontento tra gli elettori. Nei giorni scorsi, ha destato preoccupazione il dissenso di Alessandro Di Battista. Oggi, un altro esponente grillino, Gianluigi Paragone, critica duramente l’eventualità di un’intesa con i dem, al punto da minacciare di lasciare il partito.

Accordo Pd-M5s

“Nel caso di accordo con la Lega, resto nel gruppo parlamentare M5s. Nel caso di un accordo con il Pd, vediamo“. Con queste parole, ospite ad Agorà, Paragone ha annunciato che, nell’eventualità di un governo giallorosso, non è scontato che farà ancora parte della squadra di Luigi Di Maio. “Io voglio vedere questo governo”, continua il giornalista. “Poi, magari, mi sorprenderanno tutti. Magari metteranno una figura come Stefano Fassina o Emiliano Brancaccio ministro dell’Economia”.

Ma le premesse non sono positive: “Avverto e cerco di mettere tutti in guardia. Secondo me il Movimento deve tornare a essere il Movimento che ha caratterizzato gli ultimi anni della politica italiana. Un Movimento che è contro il sistema. State attenti perché il blocco moderato non si coagulerà attorno all’asse dell’accordo Pd-M5s, ma attorno a questi nuovi personaggi tra cui sicuramente vedremo (non so quando, ma in un tempo non lontano) Urbano Cairo“.

Sì all’eventualità di riallacciare i rapporti con la Lega e di ridare vita all’esecutivo gialloverde. “In politica mai dire mai“, commenta Paragone. “Così come Salvini ha ammesso di aver sbagliato, penso che anche Conte possa rivedere le proprie posizioni”. E, a proposito del discorso tenuto dal premier uscente in Senato: “A Conte manca forse un po’ di malizia. Credo che anche nel discorso dell’altro giorno, forse, mi sarei coperto un po’ di più”.