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Accordo Pd-M5s, Conte bis ancora lontano: "Pazienza ha un limite"

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Accordo Pd-M5s: i pentastellati chiedono risposte. "La pazienza ha un milite. L'Italia non può aspettare".

È durato circa 4 ore l’incontro a Palazzo Chigi tra le delegazioni di Partito Democratico e Movimento 5 Stelle, ma nonostante il lungo colloquio, il tutto si è concluso con un nulla di fatto. Stando a fonti Dem, infatti, “la strada è in salita sul programma e sulla Manovra emergono differenza“. I pentastellati invece pongono l’accento sul nodo del premier, chiedendo “responsabilità” e sottolineando che la “pazienza ha un limite. L’Italia non può aspettare, servono certezze“.

Accordo Pd-M5s, l’incontro

Per la prima volta il Pd e il M5s si sono seduti allo stesso tavolo. Luigi Di Maio e Nicola Zingaretti hanno infatti incontrato Giuseppe Conte e il vicesegretario del Pd Andrea Orlando, ma al termine dell’incontro pare che i Dem non abbiano dato il loto bene stare alla riconferma del Presidente del Consiglio, allontanando così nuovamente la possibilità di un Conte bis. Divergenze relativamente ai contenuti trattati nell’incontro: se da una parte il Pd sottolinea che si è parlato principalmente di programmi, dal M5s sono di tutt’altro avviso. Stando alla versione del pentastellati, i Dem avrebbero “parlato solo di ministeri, altro che di programmi“.

Nuovo vertice martedì alle 11

Se l’incontro di lunedì sera si è concluso con un nulla di fatto, le speranze sono tutte riposte nel nuovo vertice, in programma il 27 agosto alle 11 a Palazzo Chigi. I nodi da sciogliere, oltre ai nomi, sono ancora diversi. Il Pd vorrebbe infatti che i Cinque Stelle non sottoponessero la questione della nascita del governo al voto su Rousseau, ma solo al voto dei gruppi parlamentari, con l’obiettivo di porre l’accento sulla democrazia rappresentativa. Andrà poi valutata la composizione della squadra di governo, compresi i nomi di premier e vicepremier. A ricoprire quest’ultima carica potrebbe esserci solo una persone, al contrario dell’esperienza di governo gialloverde, e potrebbe arrivare dalle fila del Pd. Il dibattito in merito, tuttavia, è ancora apertissimo. Da entrambe le parti, si afferma comunque che i due leader affronteranno la nuova giornata di incontri con “ottimismo“.

Dalla Lega a parlare è il ministro Centinaio, che apre ad un ritorno del dialogo tra il Carroccio e il Movimento 5 Stelle: “Noi ci siamo per parlare di cose concrete. Vogliamo sederci attorno a un tavolo, fare autocritica, vedere cosa si può portare a casa dal contratto di governo, vedere i 10 punti di Di Maio, che sono quasi tutti punti del contratto. Il Movimento 5 Stelle ci conosce e sa quanto siamo simili a loro, soprattutto nel fatto di considerarci delle persone normali e non dei fenomeni” ha affermato.