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Nardella (Pd): "Sì ad alleanze con M5s anche a livello locale"

Dario Nardella

Il sindaco di Firenze Dario Nardella, sostenitore di un'alleanza Pd-M5s, ritiene possibile un'alleanza col Movimento anche a livello locale.

Dario Nardella, sindaco dem di Firenze, non esclude la possibilità di alleanze anche a livello locale con il Movimento Cinque Stelle. Fermo sostenitore di un governo Pd-5S, sta già pensando ai temi da trattare con i (quasi) alleati in vista delle prossime elezioni regionali.

Nardella: “Con 5S anche a livello locale”

Mentre sono in corso gli ultimi contatti tra Democratici e Pentastellati prima delle consultazioni al Quirinale, Nardella tifa apertamente perché quest’alleanza si concretizzi. In un’intervista a Repubblica ha infatti dichiarato che si correrebbe un rischio altissimo portando il paese ad elezioni anticipate. Non tanto per la democrazia quando per l’economia.

E’ consapevole delle divergenze con il Movimento, ma conferma che alcune sono già state superate. Sul Tav infatti il Presidente Conte aveva già espresso parere positivo, così come il Parlamento. Su altre tematiche, come quella relativa ai rifiuti, “l’unico modo è quello di vedere le carte e affrontare i problemi. Bisogna cercare intese reali e non di facciata“.

Ma per Nardella l’alleanza con i grillini potrebbe anche andare oltre il livello nazionale. Si dice infatti positivo nel trovare un accordo con loro anche a livello comunale o regionale, guardando in particolare alle prossime elezioni in Umbria, Emilia-Romagna e Toscana.

Il tema che propone per partire è quello relativo all’autonomia. E’ consapevole che da parte dei 5S non c’è completa approvazione, ma ritiene fondamentale dare “maggiore autonomia a Comuni e sindaci, che sono la parte più apprezzata della classe politica ma vivono il paradosso di esser eletti direttamente dai cittadini e spesso di non poter rispondere di quanto accade nelle loro città perché senza competenze e risorse“.

Per lui bisognerebbe creare un “piano che dia più poteri ai sindaci su sicurezza, ambiente, burocrazia, fisco, politiche sociali e agenda urbana“. Essendo l’autonomia uno dei punti su cui il precedente governo è caduto, potrebbe essere quello da cui la futura maggioranza può ripartire.