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Conte bis, i nomi dei possibili ministri del governo Pd-M5s

Conte bis ministri

Giuseppe Conte ha accettato con riserva l'incarico di premier: iniziano i colloqui con le forze politiche per la formazione della squadra di governo.

Sono ore decisive per il futuro di Palazzo Chigi e dell’intero panorama politico italiano. Giuseppe Conte ha ricevuto dal presidente Sergio Mattarella l’incarico di formare un nuovo governo, che “l’avvocato del popolo” ha accettato con riserva. Mentre si attendono le consultazioni con le forze di governo e le nomine ufficiali, si discute sui nomi dei papabili ministri del Conte bis.

Conte bis, i ministri

L’accordo tra Pd e M5s c’è, ma tra i dem e i pentastellati restano sono in corso le trattative su temi fondamentali per la formazione di una squadra di governo. Superato il veto sul Conte bis (“Abbiamo accettato la proposta del Movimento”, ha annunciato Nicola Zingaretti al Quirinale), rimane da sciogliere il nodo sulla composizione della squadra di ministri.

Ministro dell’Interno

Tra i Ministeri intorno ai quali la discussione si fa più accesa c’è quello dell’Interno. Le trattative tra Pd e M5s sembravano sul punto di arenarsi proprio per via della presunta richiesta di Luigi Di Maio di sedere al Viminale. Solo l’intervento del premier dimissionario Conte, che ha smentito le voci sul leader pentastellato, ha permesso di superare l’impasse.

Alcune indiscrezioni parlano di una corsa a tre per il Ministero dell’Interno. I papabili sarebbero Marco Minniti (che ha già ricoperto la carica per il governo Gentiloni), il prefetto esperto della gestione dell’immigrazione Mario Moricone e il capo della Polizia Franco Gabrielli.

Ministro della Difesa

Luigi Di Maio, sfumata l’ipotesi del Viminale, potrebbe essere destinato al Ministero della Difesa, come successore di Elisabetta Trenta.

Ministro dei Rapporti con il Parlamento

Sembra probabile che al Ministero per i Rapporti con il Parlamento venga riconfermato il grillino Riccardo Fraccaro.

Ministro della Giustizia

Si attende una conferma anche al dicastero della Giustizia, con il pentastellato Alfondo Bonafede.

Ministro dell’Ambiente

Al Ministero dell’Ambiente, salvo sorprese, dovrebbe essere confermato il ministro uscente Sergio Costa, in quota M5s.

Ministro della Salute

Fonti vicine a Palazzo Chigi rivelano che Giulia Grillo starebbe spingendo per una conferma al dicastero della Salute. Ma, secondo indiscrezioni, è probabile che venga sostituita da una figura in quota dem o da un tecnico per controbilanciare gli altri ministri 5 Stelle. Il Ministero potrebbe essere affidato a Vasco Errani, ex presidente della Regione Emilia Romagna, vicino a Bersani, o, nel caso di un tecnico, all’ex presidente dell’Istituto Superiore di Sanità Walter Ricciardi.

Ministro dell’Economia

L’incarico di ministro dell’Economia potrebbe essere conferito al pentastellato Andrea Roventini. In quota dem, come successore di Giovanni Tria si spinge per l’economista Lucrezia Reichlin o per l’europarlamentare Pd Roberto Gualtieri.

Ministro del Lavoro

In alternativa al Mef, Roventini potrebbe essere destinato al Ministero di via XX Settembre. Oltre a lui, tra i papabili in quota 5 Stelle ci sarebbe anche Nunzia Catalfo. Tra i dem, ci sarebbe in lizza l’ex ministro Graziano Delrio.

Ministro dei Trasporti

Il pentastellato Danilo Toninelli potrebbe essere sostituito da un compagno di partito, Stefano Patuanelli, che attualmente ricopre l’incarico di capogruppo al Senato.

Ministro degli Esteri

Alla Farnesina, il nome avanzato in queste ore è quello dell’ex premier Paolo Gentiloni, che potrebbe in alternativa essere scelto come commissario Ue.

Ministro dell’Istruzione

Il dicastero che nel primo governo Conte è stato affidato a Marco Bussetti, nel Conte bis potrebbe essere assegnato al dem Maurizio Martina.

Sottosegretario alla presidenza del Consiglio

Per il sottosegretariato, il nome che circola in queste ore è quello del pentastellato Vincenzo Spadafora.

Vicepremier

Si discute anche sul ruolo di vicepremier, che nel governo gialloverde è stato diviso tra Luigi Di Maio e Matteo Salvini. Il Pd potrebbe spingere per un non sceglierne alcuno. In alternativa, l’incarico potrebbe essere affidato a Dario Franceschini o Andrea Orlando. In lizza ci sarebbe anche Paola De Micheli.