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Governo, Conte: la paura segreta del premier

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Governo, Conte si mostra sicuro di sè in pubblico ma sembra avere un grande timore sul nuovo esecutivo.

Se nel suo primo mandato aveva accettato di ricoprire il ruolo di garante del contratto tra i due alleati, la prerogativa di Conte per il suo governo bis è senza dubbio quella di dimostrare di essere anche un leader politico. La sua decisione di accettare l’incarico di Mattarella e diventare il presidente del Consiglio del governo giallorosso ha ovviamente scatenato le polemiche della destra, che lo ha già etichettato come il regista del “nuovo fronte popolare” della sinistra. Come riporta il Corriere, però, chi lo ha incontrato lo definisce cambiato, più sicuro. Eppure, anche se ostenta sicurezza, c’è un timore segreto che non lo fa stare tranquillo.

Governo, Conte: la paura

Nonostante in tutte le occasioni pubbliche Giuseppe Conte si sia mostrato sicuro e sereno sull’incarico che sta assumendo, c’è una paura che lo attanaglia: “Nelle trattative è un maratoneta – scrivono al Corriere -. Lo si è visto a Bruxelles quando ha evitato la procedura di infrazione contro l’Italia per debito eccessivo. Stavolta il suo interesse è mostrare di essere un vero premier“. L’esperienza di arbitro del governo tra Lega e Movimento 5 Stelle lo avrebbe però segnato profondamente. “Il suo terrore è di assistere a una rissa tra M5s e Pd prima ancora che formi l’esecutivo“. Per questo motivo, lo stesso Conte, scrive Libero, potrebbe chiedere ai due leader, e nuovi alleati, di non mostrarsi in conflitto in tv o sui giornali, così da non trasmettere l’immagine di un esecutivo già a pezzi.

Proseguono le consultazioni

Mentre emergono timori e paure latenti, proseguono le consultazioni tra Giuseppe Conte e le forze politiche che porteranno il premier incaricato all’accettazione definitiva del nuovo ruolo. Nella giornata di venerdì sono stati ascoltati i gruppi minori, mentre venerdì sarà la volta dei big. Grandi assenti saranno Salvini e Meloni i quali hanno già comunicato che non accompagneranno le rispettive delegazioni.