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Conte bis, Renzi: "Salvini a casa per una questione di igiene"

Conte bis Renzi

Il duro attacco di Matteo Renzi: "Salvini non conosce la matematica e la Costituzione, è l'unico attaccato alla poltrona".

Se Salvini va a casa sono solo contento, è una questione di igiene“. A dirlo è Matteo Renzi, nel corso di un’intervista rilasciata ai microfoni di La7 sulla nascita del governo Conte bis. Il senatore dem ha accusato il leader della Lega di aver operato una “strumentalizzazione selvaggia” e di aver agito per un “colpo di sole che lo ha portato a credere di essere immortale. Ma il Parlamento è una cosa più seria del Papeete“.

Renzi contro Salvini

Con la caduta del governo, Salvini ha fatto un autogol inspiegabile. Sono sicuro che pagherebbe per tornare indietro nel tempo e risvegliarsi, un po’ sudato, all’inizio di agosto“, continua Renzi. “Non solo ha perso la Lega, ma rischia di distruggere la reputazione e l’economia dell’Italia. L’unica alternativa per salvare il Paese era un governo. Io ne ho proposto uno istituzionale, alla fine è toccato a Di Maio e Zingaretti. In ogni caso, serve un governo per rimettere in piedi l’Italia. Abbiamo un’economia che balbetta, prima mettiamo a posto i conti e poi, se vogliamo andare a votare, si va“.

Il primo errore del leader leghista è stato “dire ‘la pacchia è finita’ a ragazze violentate. Ha creato un clima di odio che ha fatto male all’Italia. Ora è da un mese che parla di poltrone, ma è proprio lui l’unico a non essersi dimesso. È addirittura andato al Viminale, tra lo stupore di tutti, visto che in un anno e mezzo c’era stato solo tre volte, tra una spiaggia e l’altra“. Senza contare che “non conosce la matematica, oltre alla Costituzione. Forse non ricorda che il Pd alle elezioni aveva preso più voti della Lega“.

Renzi sul Conte bis

A chi lo accusa di ipocrisia per aver acconsentito a un governo Conte bis con il M5s, Renzi risponde: “Io continuo a pensare del M5s tutto quello che ho sempre pensato, e lo stesso vale per loro nei miei confronti. Ma dobbiamo fare un tratto di strada insieme per salvare l’Italia“. Ricordando quanto affermato da Carlo Calenda al momento di annunciare le dimissioni, ha ammesso di aver pronunciato parole molto simili all’indomani delle elezioni del 4 marzo, ma “era un mondo diverso. Un anno e mezzo fa non c’era lo stesso scenario politico di oggi. Quello che è cambiato è che l’egemonia del governo è passata dal Movimento a Salvini. Non è stato il M5s a stringere un accordo con i Paesi di Visegrad, che sono contro l’Italia. Non posso accettare chi dedica il decreto sicurezza bis alla Madonna“.

Lo ammetta però: quanto si è divertito [a veder cadere il governo gialloverde e dare vita al Conte bis, ndr]?”, domanda Enrico Mentana all’ex premier. “Non mi sono divertito affatto“, risponde Renzi. “Mi sono mosso solo perché non voglio che il Paese vada a gambe all’aria. Non c’è niente da divertirsi quando l’Italia rischia di andare contro il muro. Avrei fatto a meno di questo agosto, e non per le ferie”. Il senatore Pd non nega neppure che “mi costa umanamente molto fare l’accordo con il M5s, mi fa rosicare. Non dimentico gli insulti e le diffamazioni, ma è quello che serve all’Italia“.