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Roberto Gualtieri alla chitarra, così il ministro suonava "Bella ciao"

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In un video del novembre 2018, il neo ministro dell'Economia Roberto Gualtieri mostra la sua bravura nella chitarra suonando la celebre "Bella ciao".

Tra le tante sorprese del nuovo governo Conte II, di cui è stata presentata la lista dei ministri nel pomeriggio del 4 settembre, c’è anche Roberto Gualtieri, politico navigato ma con velleità artistiche. Il neo ministro dell’Economia Roberto Gualtieri non ha infatti mai nascosto la sua passione per la chitarra, concedendosi anche delle brevi esibizioni a favor di camera. Proprio in queste ore è riemerso un filmato del novembre 2018 che lo vede cimentarsi nientemeno che con “Bella ciao”.

Roberto Gualtieri alla chitarra

Il video ripreso in queste ore sui social network risale allo scorso 9 novembre ed è un estratto della trasmissione Alta Fedeltà dell’emittente Eunews. Nel web talk Gualteri, che all’epoca era ancora europarlamentare del Pd, inforca la chitarra e inizia a suonare una sua personale rivisitazione di quello che è di fatto l’inno della sinistra italiana, la celebre “Bella ciao”.

Un’esibizione impeccabile per Gualtieri, che ha anche ammesso di essere appassionato di musica brasiliana, Sui social non è inoltre raro trovare immagini del neo ministro dell’Economia mentre accenna qualche nota durante gli eventi promossi dal Pd.

La carriera di Gualtieri

Nato a Roma nel 1966, Gualtieri fece il suo ingresso attivo in politica nel 2001 quando venne nominato membro della segreteria romana dei Democratici di Sinistra, ruolo che ricoprì fino al 2006. Nel 2007 è eletto nell’Assemblea nazionale del Pd, mentre l’anno successivo approda alla Direzione nazionale.

Da qui il suo arrivo nelle istituzioni europee con l’elezione a europarlamentare nel 2009 e la nomina a titolare della Commissione per gli Affari Costituzionali. Con la riconferma al Parlamento europeo nel 2014, Gualtieri viene nominato membro del Brexit Steering Group in rappresentanza del gruppo parlamentare dei Socialisti e Democratici. Lo scorso maggio arriva il terzo mandato come europarlamentare, prematuramente interrotto a causa della sua nomina a ministro dell’Economia.