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Nuovo governo, il commento di Feltri su Roberto Speranza

vittorio feltri su nuovo governo

Vittorio Feltri non si smentisce e ironizza sui ministri del Conte bis: tra i più bersagliati Di Maio e Speranza.

Nel giorno del giuramento dei ministri del Conte bis, Vittorio Feltri commenta il nuovo governo e la nomina di alcuni di loro, tra cui Di Maio e Speranza. Ironizzando sul cognome, scrive sul suo profilo Twitter: “Chi vive sperando, muore cacando“.

Vittorio Feltri su nuovo governo

I nuovi ministri sono appena entrati in carica dopo aver giurato davanti al Capo dello Stato. Le loro nomine sono già state oggetto di commenti positivi e critiche provenienti sia dall’opposizione che dalla stampa.

Vittorio Feltri, giornalista di Libero, non ha mai tenuto nascosto il suo disappunto sulla nascita di questo esecutivo. L’ha infatti definito un “governo contro il voto, contro la Lega, contro Salvini e la Meloni e la maggioranza degli italiani che è di centrodestra“.

Dopo essersi scagliato contro Giuseppe Conte, “entrato a Palazzo Chigi con la toga di avvocato degli italiani e uscito con quella di pm specialista in accuse infondate a Salvini“, ora è la volta di Luigi di Maio e Roberto Speranza.

Sul primo, passato dal Ministero del lavoro e dello sviluppo economico alla Farnesina, si è così espresso, ironizzando sulla sua non conoscenza dell’inglese: “Mi rallegro sapendo che Di Maio sarà ministro degli Esteri, ruolo che richiede la conoscenza dell’inglese cioè una lingua priva del congiuntivo ignoto anche a Gigino. Conte fa di tutto per agevolarlo“.

Sul secondo interviene senza mezze misure giocando sul suo cognome pubblicando questo tweet:

Tweet Feltri

Roberto Speranza è l’unico ministro appartenente a Leu e si occuperà di Salute al posto di Giulia Grillo. Feltri non è stato l’unico a esprimersi in toni ironici su di lui. Su Twitter gli utenti stanno pubblicando moltissimi commenti giocando sull’accoppiata Speranza-Salute. Tra i più letti ci sono “Alla Salute? C’è Speranza“, “Ci pensa Speranza, un nome una garanzia” e “Con quel cognome questo incarico era scritto nel suo destino!“.