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Fraccaro sottosegretario, è scontro tra Conte e Di Maio

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"Se non accetti questa condizione, per me possiamo chiuderla qui", è la minaccia di Luigi Di Maio.

Fino all’ultimo minuto, la nascita del governo Conte bis è rimasta a rischio. L’ultima minaccia di far saltare le trattative tra Pd e M5s è arrivata da Luigi Di Maio. Mentre Sergio Mattarella attendeva il premier incaricato al Colle per lo scioglimento della riserva, il leader pentastellato usciva sbattendo la porta dallo studio di Giuseppe Conte dopo il rifiuto di quest’ultimo di accettare la nomina di Roberto Fraccaro a sottosegretario alla Presidenza del Consiglio.

Fraccaro sottosegretario

“Se non accetti questa condizione, per me possiamo chiuderla qui“, minaccia Di Maio chiedendo per Riccardo Fraccaro la poltrona di sottosegretario, secondo un’indiscrezione di Repubblica. Il leader pentastellato non può accettare che questo ruolo sia ricoperto da qualcuno di esterno al Movimento, non dopo che è già stato costretto a rinunciare all’incarico di vicepremier che aveva ottenuto insieme all’ex alleato Matteo Salvini nel primo governo Conte. Per un ruolo così delicato, il neo ministro degli Esteri vuole qualcuno di fidato. Chi meglio di uno storico “pupillo” di Gianroberto Casaleggio?

Scontro tra Conte e Di Maio

Ma Conte non è intenzionato a cedere, almeno all’inizio. “Non è una scelta appropriata, lo capisci?”, replica il premier a Di Maio. Il capo del governo ha in mentre un altro nome, quello di Roberto Chieppa. Con lui, segretario generale di Palazzo Chigi, ha già avuto modo di lavorare in modo proficuo, senza contare che Chieppa può vantare una conoscenza delle dinamiche interne all’esecutivo superiore rispetto a quella di Fraccaro.

Hai già accettato il veto del Pd sul mio nome per la vicepresidenza del Consiglio”, insiste il leader pentastellato. “Non posso tollerare che questo si ripeta”.

Conte cerca un compromesso, rappresentato da Vincenzo Spadafora, ma Di Maio è irremovibile, perché il neo ministro dello Sport e delle politiche giovanili è considerato troppo vicino al dem Dario Franceschini. Il premier cede e accetta la nomina di Fraccaro, affidando però a Chieppa “deleghe importanti in ambito legislativo” che gli consentiranno di gestire dossier importanti nonostante l’esclusione dai Cdm.