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Governo M5s-Pd, la confessione dei dem: "Lavoravamo già al patto"

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Il governo Pd-M5s era già stato architettato da tempo. A rivelare i retroscena è una confessione di un'esponente del Partito Democratico.

La crisi di governo che ha accompagnato gli italiani nel mese di agosto potrebbe non essere scoppiata a causa di Matteo Salvini. Come è stato più volte dichiarato dai media, infatti, la dichiarazione del leghista (“Qualcosa si è rotto”) avrebbe fatto saltare il governo giallo verde. Tuttavia, alcune indiscrezioni e in particolare una confessione dei dem potrebbe rivelare un’altra versione dei fatti: il governo Pd-M5s era già stato pensato dei dem. Secondo quanto loro stessi hanno dichiarato: “Lavoravamo già al patto“. Vediamo la confessione completa di un esponente dem al Corriere della Sera sul governo Pd-M5s.

Governo Pd-M5s

L’inizio dei contatti tra M5s e Pd potrebbe precedere le dichiarazioni di Matteo Salvini che hanno fatto saltare il governo.”Noi a questa maggioranza avevamo iniziato a lavorare” ha confessato un esponente dem. E infatti, le due forze politiche avevano trovato un’intesa per eleggere Ursula von der Leyen come presidente della Commissione europea. In quell’occasione la Lega era contraria, ma il premier ha rigato diritto. Stessa dinamica anche per l’elezione di David Sassoli. I primi segnali di frattura del governo giallo verde erano arrivati già quando Franceschini, a luglio, aveva dichiarato: “I 5 stelle sono diversi dalla Lega”. Poi, i vari attacchi tra le fazioni giallo rosse sul tema degli affidi di Bibbiano: forse erano solo escamotage per nascondere un’intesa nascente.

La confessione

L’ipotesi di un’intesa già pensata tra i dem e i grillini ha trovato conferma in una confessione di un esponente del Pd al Corriere della Sera. “È stata una sfida tra due scommesse: da una parte Salvini, che scommetteva non avremmo fatto in tempo a costruire una nuova maggioranza; dall’altra noi, che a quella maggioranza avevamo iniziato a lavorare, scommettendo a nostra volta che Salvini avrebbe aperto la crisi entro l’estate”. Da questa dichiarazione si spiegano anche le parole che il premier Giuseppe Conte usò in Aula, parlando del caso Russiagate. “In questo consesso – diceva Conte – tornerò se ci fosse una cessazione anticipata del mio incarico”.

Infine, lo stesso Salvini aveva dichiarato che l’accordo Pd-M5s fosse “un ribaltone pronto da tempo. Se da una settimana all’altra si passa dalla lega al Pd. L’accordo votato a Bruxelles sulla commissione imposta da Merkel e Macron aveva l’obiettivo di riportare indietro l’Italia e si spiegano i tanti no del governo degli ultimi mesi”. Ora a sostegno di questa versione dei fatti esistono delle prove.