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Sergio Mattarella, il momento in cui stava per saltare il governo

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"Non potete più tirarla per le lunghe, sappiate che oltre questa giornata non si va. Da oggi finisce la mia tutela".

Il governo giallo rosso è nato: lunedì e martedì prossimi si presenterà davanti alle Camere per chiedere la fiducia. Questa crisi di governo, ormai superata, sembrerebbe procedere su un percorso lineare, ma alcuni retroscena rivelano, invece, diversi momenti di difficoltà e tensione. Dopo alcuni ultimatum, diversi punti da inserire nel programma, una serie di vertici tra Pd e M5s, tutto è stato superato. O forse quasi tutto. Marzio Breda, infatti, ha spiegato al Corriere della Sera un retroscena sulla tutela di Sergio Mattarella a questo nuovo governo. C’è stato un momento in cui, in mezzo al caos ministri, il capo dello Stato ha avvisato le forze politiche: “Da oggi finisce la mia tutela”. Vediamo cosa è successo.

Governo, la tutela di Mattarella

Mercoledì scorso, quando ancora non era stata resa nota la lista dei ministri della nuova squadra di Governo, Sergio Mattarella ha perso le staffe ed è andato su tutte le furie. Infatti, al Quirinale si sono susseguite una serie di minacce tra Pd e M5s, oltre a veti incrociati e il cosiddetto “mercato delle poltrone” (seguendo il gergo salviniano). Uno spettacolo che è piaciuto ben poco al capo dello Stato. Sergio Mattarella avrebbe intimato le forze politiche a trovare un accordo entro i limiti di tempo stabiliti. Inoltre, avrebbe precisato che non sarebbe più stato un garante di questo governo, nonostante alcune simpatie mostrate verso il premier Conte. “Non potete più tirarla per le lunghe, sappiate che oltre questa giornata non si va. Da oggi finisce la mia tutela“. Distacco anche verso i ministri che sembravano maggiormente desiderati da Mattarella: parliamo di Lamorgese al Viminale e il dem Gualtieri all’Economia. Unico vero “uomo del presidente” dunque resterà Giuseppe Conte.