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Conte bis, fiducia alla Camera: il governo ottiene 343 voti favorevoli

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Si è conclusa la votazione di fiducia alla Camera, il governo Conte bis ottiene 343 voti favorevoli.

È il giorno della fiducia alla Camera per il governo Conte bis. Alle ore 11 il presidente del Consiglio Giuseppe Conte ha esposto le linee programmatiche del nuovo esecutivo. Nella giornata di martedì toccherà poi al Senato. A quanto si può evincere, Movimento 5 Stelle, Pd e Liberi e Uguali voteranno a favore, mentre Lega, Forza Italia e Fratelli d’Italia diranno no. Lega e FdI, oltre a esprimere la propria contrarietà, scenderanno in piazza Montecitorio per una manifestazione alla quale Forza Italia ha detto chiaramente che non parteciperà.

Nel suo discorso, il premier Conte ha invitato all’utilizzo di un linguaggio non bellicoso e all’abbandono degli “slogan inutili”. Ha annunciato la modifica dei decreti sicurezza, la gestione “non emergenziale” del fenomeno migratorio e l’alleggerimento del cuneo fiscale.

La votazione si è conclusa con 343 voti favorevoli e 263 no.

L’attacco di D’Uva

Il capogruppo del Movimento 5 stelle alla Camera, Francesco D’uva, con una battuta, che sa più di provocazione, ha attaccato direttamente l’ex ministro degli Interni Matteo Salvini: “Se siamo qui è perché qualcuno ha anteposto gli interessi di partito agli interessi degli italiani, una crisi nata sotto l’ombrellone per un capriccio. Dovrete spiegare per quale mojito…motivo lo avete fatto”.

La risposta della Lega

In risposta al discorso del premier, è intervenuto il capogruppo della Lega alla Camera, Riccardo Molinari: “Noi siamo eletti, lei no. Si ricordi di rivolgersi con rispetto. Le faccia ai suoi amici le lezioni di galateo, non a noi”. Infine non ha esitato a scagliarsi contro il M5s: “È stato disvelato il grande bluff del M5s. Aveva il messaggio dell’uno vale uno, che poteva nascondere un messaggio nobile, ma oggi abbiamo capito che vuol dire che tutti sono sostituibili, che nessuno vale niente”.

Il capogruppo Pd Delrio

È intervenuto sulla fiducia anche il capogruppo del Partito Democratico Graziano Delrio, confermando il suo voto positivo: “Il presidente del Consiglio ha presentato un programma serio e solido, ciò di cui abbiamo bisogno perché il Paese è fermo. Abbiamo bisogno di ricreare nuovi posti di lavoro, di aiutare le imprese a farlo. Lei ha fatto un discorso serio e solido perché ha accettato di superare la logica del contratto, di un gioco di interessi particolari che si andava a sommare senza vedere al bene comune. Il programma contiene il progetto e la visione, l’agenda nuova di cui il Paese ha bisogno”.

Le parole della Meloni

L’onorevole Giorgia Meloni ha confermato e ribadito la sua sfiducia al governo Conte bis: “Non avrete la fiducia di Forza Italia perché per quello che state facendo abbiamo difficoltà a riconoscervi rispetto. Volgare non è dire che vi siete imbullonati alle poltrone, volgare è imbullonarsi le poltrone. Siete il peggiore governo di politicanti terrorizzati dal giudizio popolare. Oggi 30000 persone lasciavano quello che stavano facendo per venire a contestare il vostro scempio”.

Continuano le durissime parole dell’onorevole Meloni verso le forze di maggioranza: “Noi i governi li facciamo con chi ci presentiamo alle elezioni: noi diciamo mai con il Pd e mai coi 5 Stelle. Volevate aprire il Parlamento come una scatoletta di tonno e siete diventati il tonno intrappolato nella scatola. A Di Maio, in quanto a trasformismo, Scilipoti gli può allacciare le scarpe”.

Conclude con la sua idea del progetto Pd-M5s: “Questo disegno ha come massimo obiettivo quello di dare la presidenza della Repubblica a un signore nuovo, Romano Prodi, cintura nera della svendita dell’Italia e dei suoi interessi. La buona notizia è che non ci riuscirete. Intanto perché faremo eleggere il presidente della Repubblica ai cittadini. E poi perché la democrazia tornerà molto prima di quel che pensiate. La qualità della colla con cui siete attaccati alla poltrona non vi basterà per affrontare le intemperie di questo tempo. La democrazia tornerà presto e quando tornerà penso che sarete travolti da un’Italia libera, sovrana, che vuole difendere i suoi interessi. E noi saremo pronti a dare una nazione che difenda i suoi confini, la sua identità, che la ami. L’unico padrone che abbiamo mai avuto è il popolo italiano”.

I primi sì

Sono iniziate le prime dichiarazioni di voto alla Camera sulla fiducia al governo Conte bis. L’esecutivo incassa i primi dal gruppo di Liberi e Uguali, come annunciato da Federico Fornaro. Assieme a Liberi e Uguali si uniscono anche alcune componenti del Gruppo Misto. Per iniziare, tre deputati di +Europa-Centro democratico, seguiti da Beatrice Lorenzin con la componente di Civica popolare. Astensione annunciata e confermata,dalle minoranze linguistiche con Svp. Voto contrario da Maurizio Lupi e dai tre deputati di ‘Sogno Italia’.

La replica di Conte

Il discorso di replica di Giuseppe Conte al termine del dibattito parlamentari: “Molti degli interventi hanno rivolto lo sguardo al passato invece che sui contenuti programmatici per il futuro. Faccio una premessa che riguarda il passato. Alcuni interventi celano una forte reazione emotiva, dei forti proclami. Mi chiedo se la nostra Costituzione esiste ancora o è stata stracciata”. Proteste dell’opposizione, dai cui banchi si è levato il coro: “Venduto, venduto“.

“Il M5s è stato fedele alle promesse elettorali, mentre la Lega è stata coerente con le convenienze elettorali. Non a caso ho parlato di coraggio e responsabilità. Pd e M5s si sono trovati a vivere contrasti anche aspri. Superarli è stata una decisione sofferta”. Il premier Conte proseguendo, ha risposto alle critiche dell’opposizione con una frecciatina alla Lega: “Per me una poltrona è fonte di responsabilità, ma allora cosa devo pensare: che volevate andare al voto per avere più poltrone? Mi chiedo ancora: perché ministri che presentano una mozione di sfiducia non si dimettono?”.

Un punto focale della replica del premier Conte, è quello delle critiche subite a causa del ministero della Disabilità :” Non è sparito il ministero delle Disabilità e le associazioni che ho ascoltato durante le consultazioni mi hanno chiesto espressamente di poter tenere questa delega presso la presidenza del Consiglio. Quindi ci sarà un sottosegretario con delega per le Disabilità. Su questo punto il nostro programma esprime una visione molto chiara”.

Poi torna sugli asili nido e l’efficienza della sanità: “È stato obiettato che gli asili nido sono già gratuiti in Lombardia, sì è vero ma offrono solo un posto a un bambino su quattro: noi vogliamo garantirlo anche agli altri tre. E soprattutto vogliamo che questa prestazione costituisca oggetto di un diritto e non di un servizio a domanda individuale, quindi sia a beneficio di tutti coloro che non se lo possono permettere”. Per spostarsi poi al rapporto con il Parlamento: “Questo governo ha una grandissima sensibilità per quelli che saranno i rapporti con il Parlamento. Ci faremo carico di rispettare a pieno il ruolo del Parlamento, anche con le forze di opposizioni. Cercheremo di relegare la decretazione di urgenza solo ai casi straordinari e urgenti”.

Giuseppe Conte conclude la sua arringa, con un pensiero speciale verso le zone colpite dal terremoto promettendogli supporto: “Mi sembra ingiusto dire che non c’è stata attenzione per le comunità terremotate. Questo governo, però, nasce nella consapevolezza che le misure finora adottate non sono state sufficienti, quindi abbiamo parlato di ulteriori provvedimenti. Cerchiamo una soluzione che si offra anche al dialogo con le forze di minoranza, dobbiamo varare una riforma che ci permetta di affrontare ogni tipo di calamità una volta per tutte. Non possiamo permetterci ogni volta di introdurre dei decreti ad hoc e poi modificarli in corso di attuazione”.

Discorso di Conte, la diretta

Ha avuto inizio alle ore 11, con un saluto al presidente della Repubblica, il discorso di Giuseppe Conte alla Camera. Terminato l’intervento, il premier si è recato al Senato per depositare il testo del programma di governo.

Le proteste

Il suo intervento è stato più volte interrotto da cori di protesta. Quando il premier ha chiesto il voto di fiducia al Conte bis e ha invitato il coraggio, dai banchi dell’opposizione si è levato il coro: “Poltrona, poltrona. Elezioni elezioni“. Il presidente della Camera Roberto Fico ha frequentemente richiamato i deputati all’ordine.

Social network e cyberbullismo

Conte ha poi invitato a un “uso decoroso dei social network, che spesso diventano ricettacolo di insulti. Non posso per questo non condannare le critiche rivolte nei giorni scorsi a due ministre, Teresa Bellanova e Paola De Micheli, a cui rinnovo il mio sostegno”.

Immigrazione

“Il fenomeno migratorio deve essere gestito non con un approccio emergenziale ma strutturale, anche attraverso l’istituzione di una normativa. Integrazione per coloro che hanno diritto a rimanere e rimpatri per coloro che non lo hanno. Rivedremo i decreti sicurezza sulla base dei rilievi del Colle”.

Commissione Ue

“L’Italia è stata protagonista di una fase di rilancio dell’Europa. Avremo un ruolo chiave nella Commissione europea. Non ci faremo mai influenzare da indebite influenze esterne. Rimango convinto che si debba operare alla ricerca del benessere degli italiani all’interno del perimetro dell’Ue e non fuori. Il processo europeo ha garantito benessere ai nostri cittadini per decenni, questa è storia. In questa prospettiva, può essere utile convocare una conferenza sul futuro dell’Europa.

Taglio parlamentari

“Subito l’approvazione della riforma del taglio dei parlamentari“. In risposta alle proteste, Conte ha aggiunto: “Se posso concludere il ragionamento, potrete applaudire alla fine”. Dai banchi di Lega e FdI si è levato un coro “Bibbiano, Bibbiano” e un applauso ironico.

“Tra gli obiettivi c’è anche riavvicinare i cittadini alle istituzioni. Servirà una scrupolosa verifica degli effetti su quel delicato equilibrio di check and balance definito dai costituenti. Occorre poi completare il processo di autonomia differenziata“.

Finanza e lavoro

“L’obiettivo primario è alleggerire la pressione fiscale. Tutti devono pagare le tasse, è la strategia di questo governo. L’obiettivo è ridurre le tasse sul lavoro, il cosiddetto cuneo fiscale. Intendiamo operare la riduzione a vantaggio dei lavoratori e garantire il salario minimo. Occorre promuovere una legge sulla rappresentanza sindacale, individuare un giusto compenso anche per i lavoratori non dipendenti e introdurre una legge sulla parità di genere. Serve contrastare lo sfruttamento e prevenire gli infortuni sul lavoro.

Abbiamo un progetto ambizioso, di lungo periodo. Siamo consapevoli che la prossima manovra sarà impegnativa. La sfida è evitare l’aumento dell’Iva e alleggerire il cuneo fiscale. Le risorse saranno reperite con una strategia organica articolata. Dobbiamo completare e rendere efficaci le attività di spending review”.

Il Sud

“Il mio primo impegno pubblico sarà l’istituzione di un piano straordinario per il Mezzogiorno. Occorre investire nel turismo e nelle imprese che producono cultura”.

Infrastrutture e concessioni

“Renderemo più efficienti e funzionali le concessioni dei beni e delle infrastrutture. Per quanto riguarda il Ponte Morandi, questo governo porterà al completamento la ricostruzione. Rilasceremo nuove concessioni di trivellazioni.

Inserimento della difesa dell’ambiente tra i nostri diritti costituzionali. In questo quadro, l’agricoltura e l’agroalimentare rappresenta un tassello decisivo. Massima priorità alle politiche per la messa in sicurezza del territorio, la ricostruzione delle aree terremotate e la lotta al dissesto idrogeologico”. [Fico richiama formalmente all’ordine un deputato, ndr]

Giovani e digitalizzazione

“Impegno per la valorizzazione anche economica degli insegnanti, in linea con altri Paesi europei. Occorre contrastare il precariato, con concorsi ordinari e straordinari che valorizzino i meriti. Nuove forme di finanziamento e partnenariato pubblico e privato per la ricerca. Contrasto alla fuga dei giovani all’estero, che sono la nostra spinta propulsiva. Questo è il governo più giovane della storia della Repubblica: non può rinnegare sé stesso. Dobbiamo offrire ai giovani buoni motivi per rimanere.

La nostra forza economica è nella produzione industriale. Impegno affinché questa vocazione possa essere adeguatamente sfruttata. Coordineremo in questo senso l’azione pubblica e privata. Per questo abbiamo voluto creare un Ministero dedicato all’Innovazione tecnologica e alla digitalizzazione [applauso, ndr] che aiuti imprese e Pubblica Amministrazione a trasformare l’Italia in una smart nation. [richiamo al silenzio, ndr] L’Italia deve primeggiare, crescere nella robotizzazione e nell’intelligenza artificiale, non solo nell’industria ma in tutti i settori della società”.

Scuola e lavoro

“Sono molte le sfide che ci attendono, a partire dalla prossima legge di bilancio in un quadro macro economico globale caratterizzato da profonda incertezza. Dobbiamo definire al più presto un piano riformatore di lungo periodo. Non possiamo limitarci a interventi marginali. La sfida sul piano interno è quella di ampliare la partecipazione alla vita lavorativa, in particolare tra i giovani e le donne del Mezzogiorno. Vogliamo offrire salari adeguati, condizioni di vita civile. Dobbiamo rimuovere gli ostacoli, alcuni legati alla nostra storia economica e che non possono avere soluzioni immediate. Altre cause sono di più immediata evidenza e possono essere risolte attraverso coraggiose riforme. Tra queste c’è la difficoltà di conciliare famiglia e lavoro. Il primo immediato intervento sarà sugli asili nido [applauso dell’Aula, ndr], è un investimento strategico per il futuro della società. Come primo intervento a favore di famiglie con reddito basso e medio basso, azzereremo le rette degli asili e asili nidi a partire all’anno 2020-2021″.

“Basta slogan inutili”

“Oggi ci presentiamo per chiedere a voi, rappresentanti del popolo italiano, la fiducia al nuovo governo. Mosso dall’interesse nazionale, ho sempre inteso il mio ruolo come guida del Paese, ho cercato di guardare sempre al bene comune, senza lasciar prevalere interessi di parte. Il programma che illustrerò non è una mera elencazione, ma è la sintesi programmatica del programma per delineare la società in cui vogliamo vivere e soprattutto quella che vogliamo consegnare ai nostri figli e ai nostri nipoti. Questo segna l’inizio di una nuova e risolutiva stagione riformatrice. È un progetto che presenta elementi e caratteristiche di forte novità per l’indirizzo, le modalità di risposta alle esigenze dei cittadini, nell’affrontare le questioni più critiche. Vogliamo recuperare un metodo di condotta politica che segua equilibrio, misura, sobrietà e rigore, per guadagnare rinnovata fiducia da parte dei cittadini. Vogliamo lasciarci alle spalle il frastuono dei richiami inutili e delle dichiarazioni bellicose e roboanti. Mi impegno insieme ai miei ministri a recuperare la misura del linguaggio [applauso dell’Aula, qualcuno urla ‘Ettore’, ndr]. la lingua del governo, sarà una lingua mite. [Fico richiama al silenzio, ndr] La forza della nostra azione non si misurerà dalla forza delle nostre parole.

Faccio mie le parole di Giuseppe Saragat: ‘Fate che il volto di questa Repubblica sia un volto umano. La democrazia non è solo maggioranza e minoranza, non è solo equilibrio di poteri, ma soprattutto rapporto tra uomo e uomo. La democrazia esiste solo dove questi rapporti sono umani. Dove sono disumani, è la maschera di una nuova tirannide’.

Elenco principi non negoziabili, che non hanno colore politico ma sono scritti nella nostra Costituzione e che ho spesso chiamato ‘nuovo umanesimo‘. Sono: il primato della persona, il lavoro come supremo valore sociale, l’uguaglianza nelle sue varie declinazioni, la tutela della libertà religiosa, la promozione della pace e della giustizia. A questi principi si ispira il nostro programma di cui sono garante”.

Conte bis, oggi la fiducia

In Aula il neo premier dovrà spiegare al Parlamento e al Paese le linee programmatiche del nuovo esecutivo, il quale ha preannunciato riforme sociali, nuovo corso sull’immigrazione e novità nel rapporto con l’Europa. Grande attesa dunque per le parole di Giuseppe Conte, il quale dopo la fiducia al Senato di domani è atteso a Bruxelles, dove avvierà le trattative per ottenere margine di manovra sulla legge di bilancio e sul tema immigrazione. Tra i temi su cui c’è grande attesa anche ambiente e modifiche al decreto sicurezza.

I numeri

Sia alla Camera che al Senato i numeri dovrebbero essere a favore del governo. Movimento 5 Stelle e Pd, infatti, hanno 155 voti, esclusi Paragone e Richetti, ai quali vanno sommati 11 senatori del gruppo Misto, 3 delle Autonomie e tre senatori a vita. Altri 3 senatori hanno fatto sapere che si asterranno dal voto, ma sosterranno poi l’esecutivo nel corso del lavoro.

Fratelli d’Italia in piazza

Alla manifestazione in piazza Montecitorio, indetta da Fratelli d’Italia per lunedì alle 10.30, andremo solo con bandiere tricolori: sono invitati tutti i cittadini che vogliono dire che questo governo è una vergogna, un inganno e un truffa ai danni degli italiani. L’auspicio è che in piazza, insieme agli elettori del centrodestra, ci sia anche chi ha votato il Movimento 5 Stelle o il Pd e non vuole questo accordo“. Così Giorgia Meloni in un intervista al Tg5, che ha poi aggiunto: “Considero abbastanza naturale la presenza della Lega e considererei naturale la presenza in piazza di tutto il centrodestra, perché le coalizioni e le alleanze si fondano anche sulla capacità di condividere dei percorsi“.