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Governo, Floris: "Adesso ci sono due squadre di facile lettura"

giovanni floris

"Da una parte il governo di tipo tradizionale-riformista, dall'altra una protesta che era ben manifesta in piazza di Meloni e Salvini in coppia".

Nel giorno della fiducia al governo giallo rosso presieduto da Giuseppe Conte, le forze politiche si sono nettamente divise per ideologie. Infatti, come riferisce anche Giovanni Floris, “adesso ci sono due squadre di più facile lettura”. Il paragone è riferito chiaramente allo scorso aprile, quando il governo giallo verde era ancora in carica. Rispetto al presente, però, “da una parte il governo di tipo tradizionale-riformista, dall’altra una protesta che era ben manifesta in piazza di Meloni e Salvini in coppia”. Infatti, fuori dall’aula di Montecitorio dove Conte ha tenuto il discorso sulla fiducia, si sono radunati in migliaia per manifestare contro i “poltronari”. Ma i toni, anche da parte del leader leghista, erano pacati e diversi.

Fiducia al governo, Giovanni Floris

In una delle ultime interviste, Giovanni Floris aveva dichiarato che il premier Giuseppe Conte fosse più simile al Movimento 5 stelle del futuro che non a quelli del presente e del passato. Oggi, nel giorno della fiducia, infatti, era “evidente che si era risolto un problema” mai pienamente superato. Come spiega Floris, “i due mondi, i due linguaggi si sono divisi”. da un lato c’è lo spazio di protesta impersonato dalla figura di Matteo Salvini, caratterizzato da un linguaggio duro che comunque ha moderato i termini.

“Conte dimostra di aver scelto la parte giusta in cui giocare” prosegue poi Floris. Il premier, infatti, ha appreso il linguaggio “mite” del Movimento, del centrosinistra, di coloro che vogliono costruire, in tempi anche lunghi, diversi progetti. Tutto questo, però, non mette in difficoltà Luigi Di Maio; anzi, M5s torna a crescere e si è garantito un buon ruolo in politica grazie all’accordo con il Pd. Con Salvini, invece, mancava la forza di “ribaltare il sistema”.