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Alitalia-Atlantia, Patuanelli: "Manteniamo i tempi"

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Alitalia-Atlantia dossier caldi per il nuovo governo. Risposte entro domenica 15 settembre.

Quelli di Alitalia e Atlantia sono due dossier diversi ma strettamente collegati che caratterizzano la prima fase di governo giallorosso. Si tratta infatti della questione della compagnia aerea, che entro il 15 settembre necessita di una risposta risolutiva, ovvero l’offerta vincolante da parte di Ferrovie, Mef e Delta. “Il 15 è domenica, cerchiamo di mantenere i tempi” ha quindi detto il neo ministro dello Sviluppo economico, Stefano Patuanelli. Già da tempo, infatti, si ipotizzava un ennesimo rinvio della vicenda.

Alitalia-Atlantia, il commento di Patuanelli

Il ministro Patuanelli è stato avvicinato dai cronisti all’uscita dalla Camera, dove si era appena tenuto il voto di fiducia al nuovo governo, e ha specificato che ancora non è stata fissata una data per incontrare i vertici di Ferrovie dello Stato. Nella partita, però, sarebbe coinvolta anche Atlantia, holding della famiglia Benetton che già controlla gli aeroporti di Roma ed è quindi interessata al futuro della compagnia aerea. Il problema nasce però in relazione alla concessione autostradale di Autostrade per l’Italia, gestore anche del Ponte Morandi tragicamente crollato nell’agosto del 2018. Con il cambio del governo, infatti, la situazione con la società sembrava essere migliorata: non si parlava più di “revoca” ma di “revisione” con il titolo che sembrava essere risalito.

Nuovo passo indietro

Se il titolo sembrava essere risalito, nel giorno del discorso alla Camera di Conte ha subito un nuovo contraccolpo. Sebbene il premier non abbia mai menzionato la “revoca”, ha promesso “nessuno sconto ai privati” e il titolo ha perso il 2%. Si tratta però di un passo indietro minimo, solo di qualche frazione al di sotto dei valori registrati alla chiusura del 13 agosto 2018, giorno precedente la tragedia di Genova.