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Salvini, il sindacato di polizia: "Ha 'dimenticato' di pagare gli straordinari"

matteo salvini sindacato polizia

L'ormai ex numero uno del Viminale avrebbe lasciato il pagamento degli agenti in eredità a Luciana Lamorgese.

“Tutte le volte che incontro un uomo o una donna delle forze dell’ordine, mi dicono che sarò sempre il loro ministro. Per me questo è il più grande onore”. L’ormai ex numero uno del Viminale lo ha ripetuto più volte nelle settimane che hanno seguito la crisi di governo (l’ultima, durante il suo intervento in Senato prima del voto di fiducia). Ma, secondo quanto dichiarato dal sindacato di polizia, il trattamento degli agenti da parte di Matteo Salvini sarebbe stato meno cordiale di quanto lasciato intendere dal diretto interessato. Al punto che l’ex ministro dell’Interno avrebbe “dimenticato” di pagare gli straordinari ai poliziotti, lasciando le spese in eredità a Luciana Lamorgese.

Il sindacato di polizia accusa Salvini

Il sindacato di polizia giudica “inaccettabili i ritardi nel pagamento delle prestazioni di lavoro straordinario a decorrere dal mese di febbraio 2018” da parte del leader leghista Matteo Salvini. Daniele Tissone, segretario Silp Cgil, ha ricordato che “per 14 mesi il ministro dell’Interno che ha parlato di sicurezza ogni giorno sui social, ma non ha messo risorse sufficienti per le esigenze dei ‘suoi’ poliziotti. Il nuovo governo non potrà fare miracoli, ma pretendiamo e auspichiamo un cambio di rotta“.

La risposta del Viminale

Il 9 settembre, il sindacato ha pubblicato sulla sua pagina Facebook il comunicato del Viminale in risposta alle accuse. “Sono in corso le iniziative finalizzate al reperimento delle necessarie risorse aggiuntive”, annuncia il Ministero. “Le prestazioni potranno essere messe in liquidazione in presenza delle accertate disponibilità finanziarie. Le ore di straordinario rese nel 2018 qualora non liquidate e non recuperate entro il 31 dicembre 2019 saranno comunque retribuite entro il 2020“.