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Conte bis, mancano i sottosegretari: il premier chiede di accelerare

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Conte bis, resta irrisolta la questione dei sottosegretari. Soluzione entro venerdì.

La giornata di mercoledì è stata un susseguirsi di incontri i quali però non hanno portato ad una soluzione della questione sottosegretari. Gli esponenti Pd e Movimento 5 Stelle si sarebbero incontrati in serata con la speranza di stilare l’elenco dei 42 nomi da consegnare a Giuseppe Conte entro il Consiglio dei Ministri convocato per venerdì 15. Tuttavia il braccio di ferro tra i due alleati pare non essersi ancora risolto. “Noi vorremmo accelerare, ma gli altri vogliono più tempo” ha fatto sapere LeU. Il premier, così come il Quirinale, auspica di arrivare ad una soluzione entro venerdì, ma non si escludono nuove proroghe.

Conte bis, la questione sottosegretari

Quello che si è creato tra Pd e M5s è un vero e proprio braccio di ferro che pone al centro la questione dei sottosegretari da nominare per completare la squadra di governo. Ad accendere lo scontro sono in particolare due deleghe del ministero dello Sviluppo: Telecomunicazioni ed Energia, che nel precedente esecutivo erano nelle mani di Di Maio. Nel primo caso i Dem vorrebbero Antonello Giacomelli mentre per l’energia la proposta è ricaduta su Gian Paolo Manzella. I pentastellati, però, reclamano entrambe le deleghe per le quali propongono rispettivamente Patuanelli e Dario Tamburrano. L’intesa dunque potrebbe essere raggiunta assegnando Telecomunicazioni ai 5 Stelle ed Energia al Pd. Quest’ultimo sembra inoltre essere molto vicino all’Editoria, che farebbe capo direttamente alla presidenza del Consiglio. Il nome quotato in questo caso è quello di Andrea Martella.

I possibili nomi

La questione dei sottosegretari resta dunque apertissima con il premier che richiede una soluzione a breve, LeU che incalza e M5s e Pd che al contrario chiedono tempo per discutere del tema.

Movimento 5 Stelle

I pentastellati dovrebbero poter contare su 22/23 sottosegretari. Agli Esteri i candidati sono Di Stefano, Del Re, Lucidi e Pacifico, mentre all’Economia dovrebbero essere nominati Laura Castelli e Stefano Buffagni. Elisabetta Trenta dovrebbe poi diventare viceministro degli Interni con Barbara Lezzi che invece tornerebbe in qualità di sottosegretario al ministero che prima guidava. Tra gli altri possibili nomi emergono Giancarlo Cancelleri ai Trasporti, Lucia Azzolina alle Regioni, Andrea Giarrizzo o Luca Carabetta all’Innovazione.

Partito Democratico

Per quanto riguarda il Pd la lista dovrebbe già essere chiusa, ma i renziani, che avrebbero in tutto 4 nomi, chiedono di più. Si vocifera un ritorno di Maurizio Martina in qualità di viceministro, mentre circola anche il nome di Debora Serracchiani. Per il Mef i nomi papabili sono Antonio Misiani, Luigi Marattin o Pier Paolo Beretta. Circolano poi Marina Sereni, Bruno Astorre, Simona Malpezzi, Anna Ascani, Chiara Braga, Patrizia Prestipino.

LeU

La situazione è nettamente più semplice per LeU, che deve presentare un solo nome. Il nome più quotato è senza dubbio quello di Rossella Muroni, anche se il partito sta chiedendo la possibilità di avere almeno un sottosegretario in più.