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Fornero contro Luigi Di Maio: "Disarmante la sua scarsa conoscenza"

Fornero contro Luigi Di Maio

Per la Fornero l'intervista a Di Maio a "Di Martedì" è stata "disarmante" per la scarsa conoscenza e la poca coerenza

Continua a non piacere Luigi Di Maio nelle vesti di ministro degli Esteri. Feltri, all’indomani della formazione del governo giallo-rosso, ha commentato: “Mi rallegro sapendo che Di Maio sarà ministro degli Esteri ruolo che richiede la conoscenza dell’inglese, cioè una lingua priva del congiuntivo ignoto anche a Gigino. Conte fa di tutto per agevolarlo”. Per il direttore il nuovo esecutivo è: “Il governo Conte Dracula” e “promette di portarci in dote una pioggia di tasse e una stretta sulle pensioni”. Dura la critica nei confronti della sinistra. A sua detta, infatti, “si manifesta pienamente in questa sua teoria: pagare la gente che non lavora e tassare quella che lavora. Risultato, aumenta la disoccupazione”. Sembrerebbe che anche Renzi sia d’accordo con Feltri, stando a quanto emerso da alcune confidenze fatte ad Augusto Minzolini. E anche Elsa Fornero contro Luigi Di Maio rivolge parole di scarso gradimento.

Elsa Fornero contro Luigi Di Maio

Al’indomani dell’intervista a Luigi Di Maio alla trasmissione “Di Martedì”, la Fornero ha commentato le sue ultime dichiarazioni.

A Tagadà, in onda su La7, ha detto: “Quell’intervista per me è disarmante per la scarsa conoscenza dei problemi e per la totale assenza di coerenza perché ha detto molte cose che sono il contrario di ciò che ha detto come ministro”. Quindi ha proseguito: “Un po’ di sfacciataggine e una notevole dose di ignoranza. Non è necessario essere laureati, però conoscere in politica dovrebbe servire”.

Poi ha toccato un tema a lei molto caro: il sistema pensionistico. “Io sono convinta che Di Maio non abbia chiaro il meccanismo delle pensioni: parla di equilibri e di diritti senza capire le implicazioni di queste garanzie. Se spiegassimo ai giovani molto meno fortunati, e magari molto più preparati di Di Maio, che quelle pensioni dovranno pagare loro, forse anche il ministro potrebbe cambiare”.