Redazione Notizie.it In un’intervista a Repubblica Dario Franceschini, neo ministro per i Beni culturali, dice la sua sulla durata del nuovo governo giallorosso e non esclude che l’alleanza possa riproporsi anche a livello regionale.
Franceschini su nuovo governo, regionali e immigrazione
Franceschini ne è convinto: il nuovo governo arriverà alla fine della legislatura. “Certo è molto difficile, ma dobbiamo riuscire a non essere il mero prodotto di forze politiche contrapposte“, dichiara. Specifica che l’esecutivo è nato da ragioni immediate e di prospettiva, ovvero dalla volontà di arginare Salvini e il centrodestra.
“Se si fosse andati a elezioni adesso ci troveremmo in campagna elettorale alla vigilia della vittoria della Lega. Da celebrare magari il 28 ottobre“, continua facendo un riferimento al Fascismo e alla marcia su Roma.
Per il neoministro l’avversione a Salvini è stato un collante più che sufficiente ad unire due forze politiche fino a pochi giorni prima contrapposte. Certo, ora c’è bisogno di una prospettiva comune, e secondo lui questa esperienza può diventare l’incubatore di un nuovo progetto. Vale a dire un’alleanza con i grillini che parta dalle regionali, passi per le comunali e arrivi alle politiche. Sempre con l’unico obiettivo di battere la destra.
Spostando l’attenzione sui temi, impossibile non parlare di immigrazione e manovra. Sulla prima Franceschini confida che a breve ci saranno risultati condivisi con l’Unione Europea. “Bisogna far capire che chi arriva in Italia arriva in Europa ed è necessario dare sostegno ai paesi di provenienza. Le risposte non arrivano tenendo le persone in mare per giorni“, dichiara.
Sulla prossima legge di bilancio, afferma che gli obiettivi sono evitare l’aumento dell’Iva e abbattere il cuneo fiscale. E’ consapevole della difficoltà di trovare così tanti miliardi, ma assicura che non ci sarà alcun impatto sociale.
