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Pd-M5s in Umbria, Lombardi: "Liste civiche volute da Beppe Grillo"

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Roberta Lombardi svela il progetto di Grillo e Casaleggio per la formazione di liste civiche in Umbria.

Le elezioni regionali in Umbria, ormai alle porte, saranno il primo banco di prova per l’alleanza Pd-M5s alle urne, dopo la nascita del governo Conte bis. Tra proposte speranzose, risposte riluttanti e prime aperture, il raggiungimento di un patto civico tra dem e pentastellati è un “obiettivo ambizioso”, ammette Roberta Lombardi, capogruppo grillino nel consiglio regionale del lazio. Ma “dobbiamo lavorarci con attenzione” per realizzare un “progetto che nasce dall’idea di Beppe Grillo e Gianroberto Casaleggio“.

Pd-M5s in Umbria

L’idea di un patto civico Pd-M5s in vista delle elezioni in Umbria è nato per dare stabilità alla regione una volta chiuse le urne, continua Roberta Lombardi in un’intervista rilasciata al Giorno. “Con Zingaretti ci siamo detti: che facciamo? Stiamo tutto il tempo a insultarci, rendendo ingovernabile la regione a discapito dei cittadini, o ci mettiamo a discutere su temi da risolvere e norme che migliorano la vita di tutti?”.

Il vantaggio di un patto civico è che “crea stabilità“, spiega Lombardi, “perché mette le forze politiche nella condizione di trovare comunque un accordo sui temi. Nel caso dell’Umbria, così come l’ha proposto Luigi [Di Maio, ndr], deve essere visto come un atto di responsabilità dei partiti che fanno un passo indietro per favorire la nascita di liste civiche, da noi comunque promosse, per fare in modo che i cittadini rientrino nelle istituzioni“.

Il piano di Grillo e Casaleggio

Dietro al progetto per le regionali in Umbria ci sarebbero i due volti simbolo del Movimento. Le liste sono infatti nate “dall’idea di Beppe Grillo e Gianroberto Casaleggio. È difficile trovare strumenti e ascolto per mettere il cittadino al centro dell’azione politica. Difficile, ma possibile“. Le urne del 27 ottobre rappresenteranno “un passaggio di crescita interna alle forze politiche e soprattutto uno scatto rivoluzionario rispetto alla politica tradizionale. Vedremo se sarà possibile proporre questo passaggio anche in altre regioni, ma resta un lavoro delicato, non un approdo”.