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Carlo Calenda lancia Siamo Europei: "Fermeremo Di Maio e Salvini"

Carlo Calenda Siamo Europei

Calenda

“Impossibile”: così Carlo Calenda risponde a chi gli chiede se intende accompagnare Matteo Renzi nella sua nuova avventura al di fuori del Pd e unirsi al suo partito. L’ex ministro, che ha lasciato la Direzione Nazionale dem dopo l’accordo con il M5s, prende le distanze da quella che definisce la politica delle “doppie etichette che fanno comodo a tutti”. Lanciando il suo nuovo partito, Siamo Europei, Carlo Calenda si propone come alternativa non solo a Matteo Salvini e Luigi Di Maio, ma anche al “Pd che ha smesso di lottare”.

Calenda: “Il Pd si è arreso”

Nel ripercorrere la sua storia all’interno del Pd, Carlo Calenda ribadisce che l’addio al partito è stato sofferto: “Quando mi sono iscritto al Pd dopo la sconfitta, sapevo che sarebbe stata dura, anzi durissima. Sapevo che avremmo faticato a recuperare il consenso. Ero pronto a combattere. Quello che non mi sarei mai aspettato è una ritirata come quella a cui ho assistito. Questo non lo posso accettare. Non posso accettare che una classe dirigente abbia raccontato ai suoi elettori e ai suoi militanti che non c’era la possibilità di combattere i nemici: allora non ha più senso fare politica”.

Calenda contro Conte

Motivo scatenante della rottura con il partito di Nicola Zingaretti è stata l’alleanza con i pentastellati. “Pensate se, durante la campagna per le Europee, vi avessi detto che avremmo fatto un governo con Conte e il M5s. Lo avreste mai potuto immaginare?”, domanda Calenda al suo pubblico. “Invece è successo. Come per magia, Conte è diventato un grandissimo statista. Ha fatto un’ora e mezza di discorso che vi consiglio di andare ad ascoltare, perché non ha detto assolutamente nulla. O meglio, ha detto tutto il contrario di tutto“.

Carlo Calenda lancia Siamo Europei

L’obiettivo di Siamo Europei, spiega Carlo Calenda, è rispondere ai bisogni di quella “valanga di persone che si è rotta di questo modo di fare. Ed è per questo che oggi prendo una posizione di coerenza che può sembrare scema, può sembrare ingenua, ma non lo è per niente. Forse prenderemo pochi voti, o forse, com’è successo in altri Paesi, questa sarà la scintilla che attirerà le persone che vogliono un’alternativa a Di Maio e Salvini, che vogliono qualcosa di diverso per questo Paese. Persone che si sono rotte di essere intrappolate nelle tifoserie, perché si vede benissimo che questo è un giochino che va bene a tutti. A tutti conviene che Salvini sia fascista e che il Pd sia comunista, insieme al M5s”.