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Di Maio a Renzi: "Niente tensioni, non fare come l'altro Matteo"

Di Maio Renzi

Di Maio si esprime sulla scissione del Pd ed esorta Renzi a non creare tensioni nell'esecutivo.

Di Maio ha riunito a Montecitorio i gruppi parlamentari del Movimento per dettare i tempi e le mosse da fare nelle prossime settimane, parlando anche della telefonata con Matteo Renzi. Il dem ha informato il leader grillino del suo addio al Pd.

Di Maio avverte Renzi

Nel colloquio telefonico, Luigi di Maio ha lanciato un monito all’ex premier: “Di Matteo che creava tensioni nel governo ne abbiamo già avuto uno. Ne abbiamo abbastanza, bisogna lavorare solo per gli italiani“. E non manca di lanciare una stoccata a “chi si è meravigliato di questa scissione“, ovvero l’ex compagno di governo Salvini. Ribadisce poi che non gode delle divisioni altrui ma ritiene che il Movimento sia l’unico polo alternativo nel panorama politico italiano.

In seguito detta ai parlamentari l’agenda delle prossime settimane: acqua pubblica, salario minimo, taglio delle tasse e riforma della sanità. Chiede che l’ultimo voto per il taglio dei parlamentari venga calendarizzato nella seconda settimana di ottobre. Della legge elettorale si parlerà in un secondo momento.

Fissa invece a fine settembre l’ultimatum per avere le idee chiare sulla prossima legge di bilancio. Il primo obiettivo è impedire l’aumento dell’Iva, da aggiungersi al finanziamento per il reddito di cittadinanza, al taglio del cuneo fiscale e agli investimenti green.

Relativamente alle prossime regionali in Umbria, ha parlato di “un esperimento innovativo che al momento non stiamo studiando per altre regioni“. Si tratta della proposta lanciata sul Blog delle Stelle di un candidato presidente civico, non appartenente ad alcun partito, sostenuto da diverse liste unite da un programma comune.