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Migranti, Salvini: "Sbarchi più 50%". Sindaco Lampedusa: "Non è vero"

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Matteo Salvini denuncia un "più 50 per cento di sbarchi a Lampedusa" da quando governano PD e M5S. Il sindaco di Lampedusa replica.

Al centro del dibattito politico tiene banco ancora il tema immigrazione. Matteo Salvini denuncia su Facebook che, in base ai “dati ufficiali del Viminale in settembre, a mese non ancora concluso, siamo già a +50% di sbarchi rispetto all’anno scorso”. “Pessimo lavoro!” tuona dunque l’ex ministro dell’Interno che aveva fatto dei porti chiusi la sua bandiera politica quando all’esecutivo con i 5 Stelle.

Nuovi sbarchi a Lampedusa

Il leader della Lega continua ad attaccare il governo giallorosso su questo fronte, forte del fatto che anche nella notte tra il 19 ed il 20 settembre 2019 a Lampedusa è approdata un’imbarcazione carica di migranti. Secondo quanto comunicato da Mediterranean Hope, a bordo c’erano 27 persone, tra cui quattro donne e otto bambini.

Inoltre la Ocean Viking, la nave di SOS Mediterranee e di Medici senza Frontiere, la sera del 19 settembre ha soccorso “36 persone da una barca di legno in acque internazionali” con il supporto delle autorità marittime maltesi. In totale sull’imbarcazione attendono quindi di attraccare 218 migranti, trasportati a bordo nei giorni scorsi in attesa di un porto sicuro.

Le Ong si rifiutano infatti di riportare in Libia le persone soccorse nel Mediterraneo, soprattutto dopo la denuncia dell’Organizzazione internazionale per le migrazioni (Oim) che rivela come la Guardia costiera libica avrebbe ucciso un migrante sudanese una volta riportato a Tripoli.

Numeri migranti uguali a prima

L’hotspot di Lampedusa ovviamente rimane sovraffolato ma il sindaco dell’isola, Salvatore Martello, chiarisce però che le condizioni sono “identiche a prima, con la differenza che prima non se ne poteva parlare. Nessuno poteva raccontare se c’era o non c’era uno sbarco. Oggi invece gli arrivi vengono comunicati a tutti gli italiani“.

“Abbiamo assistito a una diminuzione delle persone che arrivavano in Italia già nel 2017. Io, però, – chiarisce – ho sempre detto che il numero delle imbarcazioni nel 2018 era aumentato rispetto all’anno precedente, mentre il numero delle persone era in continua diminuzione. C’è stata un’assenza dell’informazione nel 2018 e nel 2019. Ora che è cambiato il governo tutti vogliono documentare, tutti vogliono sapere. Ma il problema degli sbarchi è rimasto lo stesso, è uguale a prima”.