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Donna riempie di sputi e insulti militanti leghisti a Padova

Insulti e spunti al banchetto Lega

Una donna ha riempito di insulti e sputi i militanti leghisti presenti in piazza a Padova. Luca Zaia: "La denunceremo".

Durante i gazebo della Lega allestiti in tutta Italia, non sono mancati episodi di aggressione ai militanti. In particolare a Padova una donna si è scagliata contro un consigliere regionale, riempiendolo di insulti e sputi.

Sputi al banchetto Lega di Padova

La raccolta firme per sostenere Matteo Salvini e ribadire la propria contrarietà al governo giallorosso non si è svolta indisturbata. A Padova, una donna si è avvicinata al banchetto di Piazza dei Frutti e ha iniziato ad inveire contro i leghisti. Innumerevoli gli insulti ad essi rivolti, tra cui quello di essere antisemiti.

Ha inoltre ripetuto più volte di essere residente in Inghilterra, contenta di non vivere in questo paese “distrutto dai fascisti italiani“. L’invettiva prosegue per qualche minuto, mentre la stessa riprende la scena con il suo cellulare. Poi la donna si avvicina al consigliere regionale Fabrizio Boron e gli sputa addosso, per poi girarsi e fuggire.

Immediato il commento di Salvini: “La tizia sinistra insulta e sputa, ma i “cattivi” siamo noi… Quanta pena!“. Sulla vicenda sono intervenuti anche il Presidente del Veneto, Luca Zaia, e il Presidente del Consiglio regionale Roberto Ciambetti. Il primo ha assicurato che “non lasceremo impuniti questi atti inqualificabili, che umiliano il confronto civile e offendono la dignità delle persone. La signora verrà denunciata e le verrà mossa causa anche in sede civile“.

Anche il secondo esprime solidarietà a Boron aggiungendo che “il comportamento rozzo e arrogante di chi aggredisce e insulta offende il sentimento e la storia democratica del popolo veneto“.

Quello di Padova non è l’unico episodio di tensione del passato weekend. Sabato 21 settembre un gruppo di ragazzi ha lanciato una bomba carta contro il banchetto del quartiere Tor Tre teste di Roma, per poi inveire contro i militanti e scappare.

Lo stesso giorno, a Cosenza, un gruppo di attivisti dei centri sociali e del gruppo FEM.IN. Cosentine in lotta ha strappato i manifesti del gazebo di Piazza XI settembre, cosa che ha richiesto l’intervento delle Forze dell’Ordine.