> > Conte: "I dazi americani ci farebbero molto male". Allarme Coldiretti

Conte: "I dazi americani ci farebbero molto male". Allarme Coldiretti

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"Siamo in un quadro di negoziato in cui gli Stati Uniti difendono i loro interessi nazionali e come sempre anche noi. Ce la metterò tutta".

Dal Villaggio Coldiretti a Bologna viene lanciato un allarme: i dazi di Donald Trump potrebbero compromettere le esportazioni di Parmigiano negli Usa. La mattina di oggi, sabato 28 settembre, infatti, nel capoluogo emiliano si sono riunito agricoltori, allevatori, casari, stagionatori, gastronomi e consumatori. Insieme a loro hanno portato anche mucche, caldaia e zangole. Ciò che voglio proteggere è il Parmigiano Reggiano e il Grana Padano, che con la guerra commerciale (che potrebbe essere autorizzata dal Wto il prossimo 30 settembre) potrebbe subire perdite rilevanti. Sul tema dei dazi di Trump è intervenuto anche il premier Giuseppe Conte.

Conte sui dazi di Trump

“Aspettiamo, credo si tratti di qualche giorno, la risposta dell’arbitrato Wto sulla decisione degli Stati Uniti di applicare dazi a prodotti Ue. Quella decisione ci farebbe molto male, per cui posso assicurare che ha la massima attenzione del Governo e la mia personale”. Sono le parole del premier Giuseppe Conte al Villaggio Coldiretti di Bologna, dove gli agricoltori sono preoccupati per i dazi lanciati da Trump.

Il Wto potrebbe autorizzare l’inizio della guerra commerciale già dal prossimo 30 settembre, ma Conte ha rassicurato i produttori. “Avete ricordato gli incontri al vertice con l’amministrazione americana – ha aggiunto il premier -. Non è facile, perché nonostante gli ottimi rapporti, anche personali, e tra i due Paesi, siamo in un quadro di negoziato in cui gli Stati Uniti difendono i loro interessi nazionali e come sempre anche noi. Quindi non è facile intervenire a far pesare specifiche considerazioni, ma ce la metterò tutta”.

Il trattato con il Canada

Giuseppe Conte, nel suo intervento a Bologna ha voluto ricordare anche il trattato Ceta con il Canada: “Anche il ministro Bellanova ha compreso che ci sono delle criticità. Quindi nella valutazione che faremo assieme terremo conto delle molte criticità da voi segnalate. Quello su cui bisogna lavorare è ottenere il rispetto di tre principi fondamentali: parità di condizioni, efficacia dei controlli e reciprocità delle norme su impatto ambientale, economico e sociale”.

L’allarme di Coldiretti

Dopo quello francese, il mercato americano è “il secondo mercato estero per il Re del Formaggio su cui Trump minaccia di applicare un dazio pari al valore del prodotto importato” denunciano da Coldiretti. “Ciò significa che la tassa passerebbe da 2,15 dollari a 15 dollari al chilo, facendo alzare il prezzo al consumo fino a 60 dollari al chilo. A un simile aumento corrisponderà inevitabilmente un crollo dei consumi stimato tra l’80-90% del totale, secondo il Consorzio del Parmigiano Reggiano”.

“Da difendere – continua Coldiretti – c’è un sistema produttivo unico al mondo dal quale si ottengono circa 3,7 milioni di forme all’anno“. Poi, il presidente Ettore Prandini ha concluso: “Ora l’Italia rischia di essere ingiustamente anche tra i Paesi più puniti dai dazi Usa”.