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Manovra, stop all'aumento dell'Iva. Conte: "Non ci accontenteremo"

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Conte, conferenza stampa: "La manovra di finanza pubblica per il 2020 comprende la completa disattivazione dell’aumento dell’Iva".

Giuseppe Conte, nella mattinata di oggi (lunedì 30 settembre 2019) aveva annunciato: “Abbiamo trovato le risorse” per la Legge di Bilancio 2020. Il Consiglio dei Ministri, infatti, ha approvato la nota di aggiornamento al Def (Nadef), in attesa della Legge di Bilancio del 2020. “La manovra di finanza pubblica per il 2020 comprende la completa disattivazione dell’aumento dell’Iva“. Uno degli obbiettivi del premier era appunto lo stop all’aumento dell’Iva, ma Conte ha specificato: “Non ci accontenteremo”. Infine, il premier ha tenuto una conferenza stampa insieme al ministro dell’Economia Roberto Gualtieri.

Manovra, conferenza di Conte

“Vogliamo ridurre il cuneo fiscale, è il nostro obiettivo, come abbassare le aliquote dell’Iva” ha rivela Giuseppe Conte nella conferenza stampa insieme al ministro Gualtieri dopo l’approvazione del Nadef. “Tutto non possiamo fare nel primo anno, ma abbiamo impostato le riforme” ha aggiunto il premier. Conte aveva già rivelato in mattinata di aver trovato le risorse per la Manovra. In serata, infatti, sono arrivati nuovi aggiornamenti: “”Dobbiamo inasprire le pene per gli evasori. Ma dobbiamo anche incentivare l’utilizzo della moneta elettronica, ma lo vogliamo fare senza penalizzare nessuno. Stiamo lavorando a tante simulazioni per scegliere quella giusta. Non vogliamo penalizzare i commercianti, ma aiutare i consumatori”.

“Già da quest’anno – ha proseguito il presidente del consiglio – progettiamo la modernizzazione del Paese, la digitalizzazione, la semplificazione burocratica, la svolta verde, per orientare tutto il sistema verso l’economia circolare e proteggere da subito il nostro ambiente”. “Vogliamo perseguire un family act per mettere ordine nelle misure per la famiglie. Approveremo un codice per le disabilità” aggiunge poi. Infine, l’obbiettivo del premier è centrato: “Abbiamo sterilizzato l’aumento dell’Iva, ma non ci accontentiamo di questo. Ho avuto la fiducia del Parlamento su 29 punti programmatici”.

Il ministro Gualtieri

Roberto Gualtieri è intervenuto nella conferenza stampa spiegando che con la nota di aggiornamento al Def “definiamo uno scenario di finanza pubblica per la prossima manovra solido e volto alla crescita“. “Il quadro delineato dal Def in vista della manovra – continua il ministro – costituisce una base solida per un programma ambizioso che deve fare i conti con un’eredità impegnativa, sia per per il quadro internazionale, che per le ripercussioni sulla finanza pubblica che hanno avuto stagioni più tumultuose del quadro politico e dei rapporti con l’Europa”.

I numeri del Def

La Manovra prevista per il 2020 vale 14,4 miliardi di euro, dei quali 7,2 miliardi dalla lotta all’evasione e 1,8 miliardi dalla spending review. Per quanto riguarda il rapporto deficit-Pil, invece, si parla del 2,2%, sia nel 2019 sia nel 2020. Per gli anni seguenti, invece, è previsto un calo: 1,8% nel 2021 e 1,4% nel 2022. “Le risorse per il finanziamento degli interventi previsti dalla manovra per il 2020 – riferiscono – sono pari a quasi 0,8 per cento del Pil“.

“Negli ultimi 12 mesi le previsioni di crescita del Pil hanno subito continue revisioni al ribasso – si legge nella bozza che accompagna la nota -, portandosi allo 0,1 per cento nel 2019 e allo 0,6 per cento nel 2020, a fronte rispettivamente dell’1,5 per cento e dell’1,6 per cento stimati nella Nadef 2018”. “Per quanto riguarda la proiezione del rapporto debito/Pil, partendo dal livello previsto per fine 2019 (135,7%) e ipotizzando proventi da dismissioni e altri introiti in conto capitale destinati al fondo di ammortamento del debito pubblico, il rapporto scenderebbe al 135,1 per cento nel 2020 e quindi al 133,6 per cento nel 2021 e al 131,4 per cento nel 2022″.

I commenti e le reazioni

Matteo Salvini scende all’attacco: “Manovra economica truffa, con miliardi di nuove tasse. Hanno già tradito tutte le promesse fatte ad agosto”. Dario Franceschini, invece, ha commentato: “Avviso ai naviganti:la smania quotidiana di visibilità logora i governi. Già visto tutto. Si inventano litigi sull’Iva, quando nessuno vuole aumentarla, solo per avere qualche riflettore acceso. Il Pd sceglie la serietà e si impegna sul cuneo fiscale per aumentare gli stipendi”.