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Visita di Conte a Cagliari: riceverà il premio Mediatore Mediterraneo

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In occasione della sua visita in Sardegna del 2 ottobre, Giuseppe Conte riceverà il premio Mediatore Mediterraneo 2019 dall'Università di Cagliari.

Nel corso della sua visita ufficiale in Sardegna del prossimo 2 ottobre, il Presidente del Consiglio Giuseppe Conte riceverà dall’Università di Cagliari il premio Mediatore Mediterraneo 2019. L’onorificenza, consegnata dalle mani di Carlo Pilia – docente di diritto privato proprio come Conte -, vuole essere un riconoscimento al delicato ruolo di mediatore internazionale svolto dal Premier durante questi mesi di governo.

La visita di Conte a Cagliari

Nella motivazione ufficiale, è possibile leggere come il premio Mediatore Mediterraneo 2019 verrà consegnato a Giuseppe Conte: “Per aver svolto magistralmente il ruolo di mediatore tra e per gli italiani negli scenari di crisi nazionali e internazionali”.

A seguire, il Premier parteciperà, nella veste di docente di diritto privato all’Università di Firenze, ad una relazione allestita a Palazzo Viceregio sul tema “La responsabilità civile dell’impresa”. La suddetta relazione sarà la terza parte di un convegno organizzato dalla facoltà di Giurisprudenza dell’ateneo cagliaritano dedicato al seguente tema: “Autonomia e responsabilità nella gestione delle crisi: quali modelli nazionali, europei e internazionali?”.

L’incontro con il governatore Solinas

Terminato il convegno, Giuseppe Conte si recherà nei locali della prefettura, dove pranzerà con alcuni rappresentanti istituzionali del luogo. Ancora incerto invece l’incontro con il governatore della regione Christian Solinas, con il quale il Presidente del Consiglio dovrebbe discutere di alcuni importanti temi tra cui quello degli accantonamenti: cioè il contributo economico versato dalla Sardegna per contribuire al risanamento del debito pubblico nazionale.

Soltanto lo scorso 12 settembre infatti, l’assessore al Bilancio sardo Giuseppe Fasolino aveva dichiarato: “Se si intende abbandonare ancora una volta la strada maestra, ovvero quella di una leale collaborazione tra istituzioni, non ci faremo intimorire e siamo pronti a dare battaglia sia sul piano politico che su quello giurisdizionale la Costituzione e lo Statuto sardo parlano chiaro: gli accantonamenti, così come stabiliti da Roma, sono illegittimi e lo sono anche le riserve erariali. Altrettanto chiare sono le pronunce della Corte Costituzionale che riconoscono le ragioni della Sardegna”.