> > Caso ex Br Saraceni, Salvini: "Chiariscano o blocchiamo il Parlamento"

Caso ex Br Saraceni, Salvini: "Chiariscano o blocchiamo il Parlamento"

salvini saraceni

Francesca Sareceni, condannata per il delitto D'Antona percepisce un assegno mensile di reddito di cittadinanza: scoppia la polemica politica.

L’ex brigatista Francesca Saraceni ha percepito il reddito di cittadinanza nonostante la sua colpevolezza nell’omicidio del giuslavorista Massimo D’Antona (20 maggio 1999). La donna ha 49 anni, due figli ed è senza lavoro: l’assegno mensile per lei ammonta a 623 euro. La notizia, però, ha destato scalpore in tutto l’ambito politico. Sembra inaccettabile, infatti, che una donna condannata per il delitto D’Antona possa percepire una somma di denaro senza lavorare. Lo stesso Matteo Salvini, di fronte alla notizia “scandalo” di Saraceni ha riferito: “O la chiariscono (la legge ndr), o la ritirano. O blocchiamo il Parlamento“.

Caso Saraceni, Matteo Salvini

Il leader della Lega Matteo Salvini ha le idee chiare rispetto al caso dell’ex Br Saraceni: è contrario all’assegno del reddito di cittadinanza a una donna condannata per omicidio. L’ex ministro, infatti, ha riferito all’agenzia Ansa che le forze politiche al governo dovranno chiarire questa legge, altrimenti “bloccheremo il Parlamento”. Per l’Inps, però, Francesca Saraceni ha tutti i requisiti per percepire l’assegno. Sul caso Saraceni erano intervenuti anche Massimiliano Romeo e Riccardo Molinari spiegando che “la Lega non parteciperà a nessun lavoro d’aula e di commissione finché il governo non spiegherà questo scandalo e quest’ingiustizia sarà sanata”. Infine, alludendo alla Manovra, conclude: “Prendere in giro gli italiani, dopo tutte le promesse che hanno fatto sarebbe culturalmente, economicamente e umanamente un atto criminale“.

La discussione politica

“Abbiamo più volte denunciato – ha detto deputata di Fratelli d’Italia, Wanda Ferro – che il sussidio sarebbe finito anche nelle tasche di delinquenti. Come Fratelli d’Italia abbiamo presentato diversi emendamenti per scongiurare questo rischio, ma sono stati puntualmente bocciati dalla maggioranza. Oggi scopriamo che una terrorista condannata per un crimine orrendo riesce a prendere dalle tasche degli italiani perbene più di 600 euro al mese solo perché la legge consente di assegnare il sussidio anche a feroci criminali se la loro condanna definitiva risale a più di dieci anni prima. Ma soprattutto non comprendiamo quale proposta di lavoro la Saraceni potrà accettare visto che si trova sottoposta alla misura degli arresti domiciliari”.

Andrea Ruggieri, deputato di Forza Italia, invece, ha spiegato: “Il centrodestra riparta dall’abrogazione del reddito di cittadinanza. È una vergogna chiedere a chi si alza la mattina, va a lavorare, fatica, magari guadagna pure poco, e paga un mucchio di tasse senza avere dallo stato nulla in cambio, di farlo per mantenere con il reddito di cittadinanza una brigatista assassina, condannata per l’omicidio infame di Massimo D’Antona a 21 anni e mezzo di carcere ma ovviamente già agli arresti domiciliari. Per questo si pagano le tasse? Allora meglio evadere. È più giusto”.