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Di Maio, ok a taglio dei parlamentari: "Ora voto a 16enni"

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In una diretta Facebook Di Maio ha commentato il via libera al taglio dei parlamentari guardando al futuro: "Ora voto a 16enni e vincolo di mandato"

Il Movimento 5 Stelle ha incassato il sì in commissione e ha ottenuto il via libera alla riforma che prevede il taglio di 345 parlamentari, ma sembra non volersi affatto fermare. I pentastellati hanno infatti già annunciato la presentazione di una proposta di legge volta a mettere in pratica quanto detto nei giorni passati: concedere il voto ai 16enni. “Noi abbiamo fiducia nelle nuove generazioni. Il voto ai 16enni si farà. Presenteremo una proposta di legge costituzionale nei prossimi giorni” ha detto Di Maio nel corso di una diretta Facebook. D’accordo Zingaretti e Salvini.

Di Maio: “Voto ai 16enni”

A chi dice che è presto per farli votare rispondo che la loro è la dinamica del “grandi” che dicono ai ragazzi che “non sono in grado“. Noi abbiamo fiducia in loro” ha detto il leader grillino annunciando la promessa di presentare presto una proposta di legge. D’accordo anche i leader dei principali partiti di maggioranza e opposizione. Sicuramente lo slancio arriva dal successo ottenuto dal taglio dei parlamentari al Senato: l’aula di Montecitorio ha dato il via libera al passaggio del numero di parlamentari da 945 a 600. “Lunedì arriverà in aula alla Camera per l’ultima volta. Poi è legge” ha detto Di Maio. “Ricordate che questo governo è nato per completare anche questa riforma. Spero in futuro che si possa affrontare anche il tema del vincolo di mandato. Dobbiamo evitare che chi viene eletto con una casacca poi la cambi“.

Polemiche sul crocifisso a scuola

Il leader del Movimento 5 Stelle è poi intervenuto anche sulle polemiche che stanno imperversando negli ultimi giorni relativamente al crocifisso nelle aule scolastiche: “Sapete che io sono cattolico, ma non credo che il tema del crocifisso sia un tema centrale per la nostra scuola. Abbiamo problemi di infiltrazione, crolla il soffitto. Abbiamo scuole che hanno bisogno di adeguamenti anti-incendio e anti-sismici. Il problema della scuola è aumentare gli stipendi degli insegnati: lo affronteremo. Non alimentiamo dibattiti che non sono all’ordine del giorno di questo governo“.

Reddito di cittadinanza e Ponte Morandi

Nel corso della sua diretta, il ministro degli Esteri ha toccato diversi temi di stretta attualità tra cui anche la polemica relativa alla concessione del reddito di cittadinanza alla ex brigatista Saraceni: “Non possiamo permettere che una brigatista possa ottenere il reddito di cittadinanza” ha detto glissando sull’argomento. “In 14 mesi abbiamo sempre chiesto la revoca delle concessioni – ha poi detto parlando del Ponte Morandi nel giorno della posa della prima parte del nuovo viadotto -. Noi non molliamo sulla revoca delle concessione. Chi non ha fatto manutenzione deve pagare. Tutte le perizie ci danno particolare inquietanti, in tutto il governo c’è l’ok sulla revoca delle concessioni. Sono tutti d’accordo sulla linea del Movimento 5 Stelle e su cui ha tanto lavorato Danilo Toninelli“.