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Fioramonti nella bufera, Meloni: "Si dimetta"

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Fioramonti nella bufera per alcuni post contro politici e forze dell'ordine: chieste le dimissioni. Lui: "Ho sbagliato, non ne vado fiero"

Dopo la proposta di togliere i crocifissi dalle aule scolastiche, il ministro dell’istruzione Fioramonti è tornato al centro delle critiche a causa di alcuni tweet pubblicati da Il Giornale che riportano “attacchi” contro “politici e forze dell’ordine” utilizzando toni violenti e sessisti. A scagliarsi contro i tweet di Fioramonti ci ha quindi pensato Fratelli d’Italia, portabandiera della rivolta contro il titolare dell’Istruzione: “Post deliranti e ripugnanti” ha detto Giorgia Meloni.

Fioramonti nella bufera

Il Giornale ha riportato una serie di vecchi post attribuiti proprio a Fioramonti: il ministro definisce Silvio Berlusconi uno “iettatore nano”, mentre sostiene che la Santanché continui a “sputare cazz…” e accusa la polizia di essere “un corpo di guardia del potere”. Giorgia Meloni, nel leggere tali affermazioni si è subito schierata contro il ministro: “Inneggia alla morte dei carabinieri, vomita insulti sessisti contro una donna impegnata in politica e ironizza sulla tragedia del terremoto dell’Aquila“. Meloni dunque auspica “la condanna di tutte le forze politiche, senza se e senza ma, e ci aspettiamo che il premier Conte, sempre attento a chiedere rispetto per le istituzioni, pretenda le dimissioni di una persona così palesemente indegna di rappresentare la Nazione“.

Le reazioni

Sono tanti coloro che hanno voluto esprimere contrarietà e disappunto per le parole scritte dal ministro Fioramonti sui social, sottolineando la gravità del gesto

Santanché: “Violenza nei miei confronti”

Nel 2013 Fioramonti avrebbe definito Daniela Santanchéun personaggio raccapricciante e disgustoso“. “Una violenza nei miei confronti inaudita – ha detto la diretta interessata -. Mi auguro che tutte le donne, non solo di destra ma soprattutto del Pd e del Movimento 5 Stelle facciano sentire forte e chiara la loro voce“. La parlamentare di Fratelli d’Italia ha quindi aggiunto che chiamerà “il presidente del Consiglio e vedremo se farà qualcosa”.

Lega: “Affermazioni gravissime”

La Lega chiede un chiarimento al ministro Fioramonti. A parlare è il capogruppo alla Camera, Riccardo Molinari, il quale sostiene che “la gravità delle frasi che il ministro dell’Istruzione avrebbe scritto sul suo profilo Facebook nei confronti di esponenti politici e forze dell’ordine è sotto l’occhio di tutti” ha detto, definendo “irripetibili gli attacchi violenti e sessisti nei confronti della senatrice Santanché“. “Meno male che per i 5 Stelle e il Pd, i sessisti eravamo noi della Lega perché colpevoli di aver preso posizione a tutela della famiglia“.

Pd chiede spiegazioni al più presto

Il Partito Democratico, alleato di governo dei 5 Stelle, si è espresso per voce di Valeria Fedeli la quale sostiene che Fioramonti “debba spiegare tutto al più presto“. “Il suo silenzio in merito a quanto riportato questa mattina in un articolo de Il Giornale non è sostenibile nel ruolo che ricopre“. “Il linguaggio d’odio, sessista, violento non è mai accettabile ma quando viene utilizzato da chi si è assunto responsabilità importanti nei confronti del Paese e in particolare dell’istruzione, educazione e formazione delle nostre ragazze e ragazzi, è ancora più grave“.

“Ho commesso degli errori”

A stretto giro è arrivata anche la replica dello stesso Fioramonti, il quale su Facebook ha voluto fare chiarezza sulla vicenda: “Difendo e difenderò sempre il diritto alla libera informazione. A tutti può capitare ci incorrere in errori, anche a me, come nel caso dei toni usati nelle affermazioni rilanciate dal tritacarne mediatico, pur vecchie di anni e fatte quando ero un semplice cittadino. Oggi – scrive ancora su Facebook – non si attacca il mio lavoro, ma le mie opinioni di anni fa, scritte sulla mia pagina privata, di getto, e con toni di cui ovviamente non vado fiero (e per cui ho già chiesto scusa alla diretta interessata in forma personale)“.