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Caso Consip, Luca Lotti rinviato a giudizio per favoreggiamento

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A processo, insieme all'ex ministro, anche Tullio Del Sette, Carlo Russo, Emanuele Saltamacchia e Filippo Vannoni.

Luca Lotti, ex ministro dello Sport e sottosegretario alla presidenza del Consiglio, è stato rinviato a giudizio con l’accusa di favoreggiamento nel caso Consip. A processo anche altre quattro persone: l’ex comandante generale dell’Arma dei Carabinieri Tullio Del Sette, l’imprenditore Carlo Russo, il generale dell’Arma Emanuele Saltamacchia e il presidente di Publiacqua Filippo Vannoni. Prosciolto dall’accusa, invece, Giampaolo Scafarto, ex maggiore del Noe.

Consip, Luca Lotti a processo

Luca Lotti, uomo di fiducia dell’ex premier Matteo Renzi, dovrà rispondere dell’accusa di favoreggiamento personale nei confronti di Luigi Marroni, ex ad di Consip. Secondo i pm, Lotti avrebbe infatti informato Marroni dell’indagine penale in corso sulla Centrale acquisti della Pubblica amministrazione. L’indiscrezione, si apprende dagli atti, avrebbe riguardato in particolare l’indagine “che interessava gli organi apicali passati e presenti della società” e “una attività di intercettazione telefonica sull’utenza in suo uso, con conseguente pregiudizio alle ragioni investigative che avevano generato i decreti autorizzativi dell’attività di intercettazione”.

La ricostruzione degli inquirenti trova conferma nella testimonianza di Marroni. Nel luglio 2016 “Luca Lotti mi informò che si trattava di un’indagine che era nata sul mio predecessore [Casalino Domenico, ndr] e che riguardava anche l’imprenditore campano Romeo”, ha raccontato l’ex ad di Consip.

Gli altri imputati

L’accusa nei confronti dell’ex generale Del Sette e degli altri imputati è di aver violato “i doveri inerenti alla propria funzione. Rivelava a Luigi Ferrara, ex presidente Consip, notizie che dovevano rimanere segrete” relative all’indagine penale “avente oggetto l’imprenditore Alfredo Romeo e i suoi rapporti con gli organi apicali di tale società”.