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M5S, Carta di Firenze disponibile online: "Stop al capo politico"

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Non si placano le polemiche interne al M5S. Online la Carta di Firenze: gli "scettici" chiedono il rispetto dei valori del Movimento

Che l’accordo per la formazione del nuovo governo giallorosso non fosse condiviso da ciascun appartenente al Movimento era ben noto a tutti. Chi da anni proclamava il cambiamento, si è trovato d’un tratto alleato a grandi “nemici” del Pd. Da qui deriva la nascita della Carta di Firenze, studiata dagli scettici del M5S riunitisi domenica 29 settembre nel capoluogo toscano per la stesura di un documento (da sottoporre ai vertici grillini) ispirato al principio della democraticità.

M5s, online la Carta di Firenze

La Carta di Firenze degli “scettici” M5s è consultabile online a partire dalla mezzanotte del 4 ottobre. È stata pubblicata su un sito Internet creato appositamente, proprio nel giorno in cui il Movimento festeggia la propria nascita, esattamente dieci anni fa. “Il nostro cuore batte ancora per il M5s” spiegano gli autori. “Siamo quelli che da sempre sotto la bandiera del Movimento parlano con le persone per la strada, con la pioggia o con il sole cocente, mettendoci al servizio delle nostre comunità, ai banchetti e nelle piazze. In nome di una fraintesa responsabilità di governo il Movimento ha rinunciato ai propri principi identitari. Riceviamo sia per strada che sul web accuse sempre più sferzanti sulle promesse non mantenute e sui compromessi al ribasso. La nostra coscienza di attivisti si ribella e ci impone di riportare il M5S al pieno rispetto dei suoi valori con perseveranza e soprattutto coerenza“.

La Carta si caratterizza per la presenza di cinque capitoli, all’interno dei quali si sviluppa l’intero progetto politico. Il primo è dedicato al ruolo spesso dimenticato democrazia interna, mediante la convocazione di un’assemblea nazionale per procedere alla riforma dello statuto, il cui obiettivo concreto è “il superamento della figura del capo politico mediante l’introduzione di organi elettivi e collegiali a livello nazionale, regionale e provinciale, che abbiano l’autorità di intervenire nella gestione dei conflitti interni nelle aree di competenza. L’attribuzione della piena proprietà e della gestione del Sistema operativo Rousseau al Movimento 5 Stelle assicurando la massima trasparenza della piattaforma, in particolare verso le richieste di: accesso pubblico all’anagrafe territoriale degli iscritti, verificabilità degli esiti delle consultazioni”.

Si richiede, in risposta a quanto accaduto,la formulazione di un codice etico unico e inderogabile che imponga il pieno rispetto del mandato elettorale e disciplini la sovrapposizione tra nomine in società pubbliche o private e cariche elettive, scongiurando conflitti di interesse in qualunque forma”.