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Renzi contro il Def, il Pd: "Vuole solo rinviare"

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Renzi contro il Def: "3,4 miliardi in meno sono pannicello caldo. Se avessi pensato al mio sentimento personale non avrei votato la fiducia"

L’ex presidente del Consiglio Matteo Renzi ha criticato con toni aspri il governo giallorosso nel corso del suo intervento a Tg2 Post. Renzi ha infatti gioito per lo scongiurato aumento dell’Iva, dopo le polemiche imperversate nei giorni scorsi: “Aumentare le aliquote dell’Iva sarebbe stato un bel pasticcio per i consumi. Quindi bene così, giriamo pagina” ha detto il fondatore di Italia viva.

Renzi contro il Def

Parlando del cuneo fiscale, Matteo Renzi è andato all’attacco, ricordando quanto fatto da lui ai tempi in cui era all’esecutivo: “Tutti parlano di ridurre il cuneo fiscale: con il mio governo abbia fatto gli 80 euro, 6 miliardi di meno di costo del lavoro e altri 22 miliardi di riduzione del cuneo fiscale. Proporre 3,4 miliardi in meno è un pannicello caldo“. “Questo governo – ha proseguito – non è il mio governo, ma un governo di salvezza nazionale. Limitiamo i danni rispetto al Papeete. Dobbiamo trovare un giusto equilibrio per far abbassare le tasse. Se avessi pensato al mio sentimento personale non avrei votato la fiducia. Ma quando fai politica non la fai per risentimento personale ma per un sentimento nazionale: all’Italia serve un periodo di tranquillità dopo la tempesta salviniana“. In una lunga lettera invita al Corriere della Sera, Renzi ha poi voluto puntualizzare che “la priorità è la crescita“: “Se tornassimo a spendere per beni e servizi quello che spendevamo con il nostro governo, avremmo magicamente servita sul piatto una cifra per il cuneo fiscale degna di questo nome. Non gli spiccioli proposti quest’anno

La risposta del Pd

Il Partito Democratico ha risposto alle affermazioni di Renzi per voce di Antonio Misiani, il quale ha affidato le sue parole a Twitter: “Matteo Renzi liquida il taglio del cuneo fiscale come un “pannicello caldo”. Sbaglia. Il suo partito aveva chiesto di rimandarlo al 2021. Non siamo d’accordo. Siamo al governo perché le tasse sui lavoratori vogliamo tagliarle. Iniziando subito, a partire da chi ne ha più bisogno“.

Appuntamento alla Leopolda

Nel corso del suo intervento, Renzi non ha potuto fare a meno di ricordare l’appuntamento alla kermesse fiorentina che si terrà dal 18 al 20 ottobre: “La Leopolda è alla decina edizione, un’esperienza di popolo. Ora riprendiamo il ragionamento di allora, come sogniamo l’Italia dei nostri figli“.