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Zingaretti: "Sì al taglio dei superticket". Orlando: "No a ultimatum"

orlando zingaretti

Zingaretti: "Sono d'accordo con l'idea di lavorare per abolire il superticket nella sanità". Orlando: "Gli ultimatum non vanno lanciati".

Nel Pd inizia lo scontro sulla manovra: mentre Nicola Zingaretti sostiene la proposta di Roberto Speranza sul taglio dei superticket; Andrea Orlando dice no a ultimatum. Infatti, il vicesegretario dem ha specificato che non intende accettare alcun ultimatum “né dal Papeete (Salvini ndr.) né dalla Leopolda (Renzi ndr.)”. Infine, interviene anche la vicepresidente piddina Debora Serracchiani, che invita l’ex premier Matteo Renzi a rimanere “composto” all’interno della maggioranza di governo.

Manovra, scontro tra Zingaretti-Orlando

Andrea Orlando è intervenuto sulla Manovra alla festa nazionale dei Dems, alimentando lo scontro con Nicola Zingaretti. “Un ultimatum, al di là dei contenuti non è peggio se li lanci dal Papeete piuttosto che dalla Leopolda. Gli ultimatum non vanno lanciati, perché sennò si sfascia tutto”. E aggiunge: “Quando abbiamo discontinuità per questo accordo di governo non era soltanto rispetto al merito, ma anche rispetto al metodo. Noi non vogliamo fare quattro campagne elettorali parallele, da qui a quando si vota”. Nicola Zingaretti, invece, sta con Roberto Speranza e su Facebook scrive: “È ora di dare una mano a chi ha più bisogno di aiuto. Abbiamo iniziato ad abbassare le tasse sul lavoro per aumentare gli stipendi, sono d’accordo con l’idea di lavorare per abolire il superticket nella sanità. In Regione Lazio l’abbiamo fatto. Costruiamo insieme un’Italia più giusta”.

La posizione di Renzi

Infine, Debora Serracchiani, vicepresidente dem, ha commentato le dichiarazioni di Matteo renzi riguardo la durata del governo Conte bis: “Mi auguro che i prossimi giorni ci offrano un Renzi più composto nel suo stare in maggioranza. Non basta dire ‘voglio che duri’ e poi prendere a botte il proprio Governo per distinguersi. Matteo sa bene che questo equilibrio è delicato e che a sparare sul quartier generale si rischia grosso”.