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Taglio dei parlamentari: ecco i risultati del sondaggio di Notizie.it

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Dopo l'approvazione del ddl sul taglio dei parlamentari, ecco il sondaggio di Notizie.it che analizza l'opinione degli italiani sul tema.

Nella giornata dell’8 ottobre la Camera dei Deputati ha votato a favore del discusso disegno di legge sul taglio dei parlamentari che, se l’iter legislativo dovesse proseguire senza intoppi, dovrebbe entrare in vigore già a partire da gennaio 2020. Nella nuova misura si taglierebbero complessivamente 345 parlamentari, di cui 230 alla Camera e 115 al Senato, per un risparmio stimato dall’Osservatorio sui Conti Pubblici in 57 milioni di euro ogni anno. Tra i tanti cittadini a favore della riforma, molti rimangono tuttavia non convinti della sua effettiva efficacia; vediamo dunque quali sono i risultati del sondaggio che Notizie.it ha deciso di svolgere in merito.

Il sondaggio di Notizie.it

Attraverso un sondaggio pubblicato sulla nostra pagina Facebook, abbiamo chiesto ai nostri lettori di esprimere la propria opinione circa la riforma del taglio dei parlamentari. Al quesito posto dal sondaggio “Approvato il taglio dei parlamentari: secondo voi la riforma sarà davvero utile all’Italia?” la maggioranza dei votanti si è espressa positivamente sul disegno di legge. Su 2848 preferenze conteggiate alle ore 20 del 9 ottobre, il 57,2% si è infatti detto favorevole a una diminuzione dei membri del parlamento, mentre il restante 42,8 manifesta perplessità o esplicita contrarietà nei confronti del nuovo provvedimento.

Taglio dei parlamentari, cosa cambia?

Per anni bandiera politica del Movimento 5 Stelle, il disegno di legge approvato ieri dalla Camera sul taglio dei parlamentari prevede una forte riduzione del numero dei parlamentari che scenderebbero dagli attuali 945 a 600. Alla Camera verrebbero infatti tagliate 230 poltrone, mentre al Senato della Repubblica 115 esclusi i senatori a vita. Questi ultimi non verranno direttamente toccati dalla riforma ma verrà imposto un tetto massimo al numero di nomine che un Presidente della Repubblica potrà fare nel corso del suo mandato: tetto fissato a 5 senatori.

Trattandosi però di una riforma costituzionale (verrebbero infatti modificati gli articoli 56, 57 e 59 della Carta Costituzionale), bisognerà attendere tre mesi per l’effettiva entrata in vigore del ddl. Nel caso delle riforme costituzionali è infatti necessario dare il tempo a chi lo ritenga necessario per chiedere lo svolgimento di un eventuale referendum abrogativo.

Alcuni infatti rimangono contrari al disegno di legge, specialmente per quanto riguarda la questione della rappresentatività. Nel nuovo parlamento infatti, il numero di cittadini rappresentati salirebbe a 151mila per ogni deputato e 302mila per ogni senatore. Un altro punto critico è inoltre quello dell’effettivo risparmio il quale, anche nelle aspettative più rosee pronosticate dal M5s (di circa 100 milioni di euro all’anno), ammonterebbe ad appena lo 0,007% della spesa pubblica del Paese.