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Gianni Tonelli: "Carola Rackete è una traghettatrice di torturatori"

Gianni Tonelli Carola Rackete

il deputato leghista accusa la comandante di aver traghettato in Italia scafisti e torturatori libici.

Continuano le accuse della Lega a Carola Rackete, comandante della Sea Watch 3 che lo scorso luglio ha condotto la nave della Ong in un porto italiano nonostante il divieto. Gianni Tonelli la accusa di essere una traghettatrice di torturatori e scafisti.

Gianni Tonelli su Carola Rackete

Il riferimento è alla presunta presenza a bordo della sua imbarcazione di tre uomini accusati di torture in Libia. L’indagine è iniziata dopo che alcuni migranti, giunti in Italia su un’altra nave, avevano riconosciuto i loro torturatori.

A questo proposito Gianni Tonelli rivendica come Matteo Salvini abbia fatto bene ad intimare il divieto di ingresso alla nave di Carola Rackete. Una ragazza che per lui “non è una soccorritrice caritatevole come la dipinge dalla sinistra, salita anche a bordo della Sea Watch, ma una traghettatrice di torturatori e scafisti“.

Aggiunge che, per lui, le organizzazioni non governative stanno finendo per diventare complici del trasferimento di delinquenti in Europa, “soprattutto visti gli aumenti degli sbarchi“.

La comandante è stata recentemente ospite della Commissione per le libertà civili del Parlamento Europeo, dove ha rivendicato quanto fatto e ricevuto numerosi applausi. Un gesto che è stato considerato uno sfregio per l’Italia in primis da Matteo Salvini, allora ministro dell’Interno quando si verificò l’episodio. Il leader leghista aveva infatti detto di provare pena, imbarazzo e vergogna per quanti l’avevano applaudita.

Accuse erano poi arrivate anche da Maurizio Gasparri, che aveva parlato di “brutta gente che applaude una che dovrebbe stare in galera“.