> > Turchia, Gino Strada: "UE indecente sulla Siria. Erdogan un fascista"

Turchia, Gino Strada: "UE indecente sulla Siria. Erdogan un fascista"

Gino Strada Turchia

Il fondatore di Emergency Gino Strada lancia un affondo all'Unione europea, che non riesce ad avere una posizione unitaria sulla crisi turco-siriana.

“Indecente”. E’ in questa maniera che Gino Strada ha definito la posizione che Unione europea e Italia hanno assunto rispetto alla crisi turco-siriana.”Erdogan è un presidente fascista, alla guida di un regime autoritario che massacra in primis i propri cittadini” affonda quindi il fondatore di Emergency.

“Il dramma dei curdi”

L’organizzazione umanitaria aveva infatti chiesto, in concomitanza della riunione del Consiglio di Sicurezza ONU (10 ottobre 2019), che “l’Europa tutta” si impegnasse “per fermare il conflitto e proteggere la popolazione curda” e per avviare “un serio negoziato con la Turchia per esigere il rispetto dei diritti umani”, come ha dichiarato la presidente Rossella Miccio.

Emergency esortava le Nazioni Unite non solo ad imporre “la fine delle ostilità” ma anche che “il dramma dei curdi, una delle più grandi nazioni senza stato, possa tornare a far parte delle agende mondiali, così da cercare un accordo sul riconoscimento di questo popolo e sull’indipendenza dei loro territori”.

Rossella Miccio evidenziava difatti che “ancora una volta la legge ‘del più forte’ e le dinamiche globali di potere prevalgono sul diritto internazionale e sul rispetto dei diritti umani”. L’UE non è riuscita però a rispondere con voce unanime nemmeno sull’embargo di armi alla Turchia.

Gino Strada: “Edogan fascista”

Ecco perché nel corso di un’intervista rilasciata ad Andrea Lattanzi di Repubblica, Gino Strada sottolinea come tutti gli Stati membri dovrebbero “bloccare immediatamente ogni esportazione di armi” ma non solo. Il fondatore di Emergecy ricorda infatti che “l’embargo è sempre stato uno strumento” di pressione.

Gino Strada interviene anche in merito alla polemica sulla finale di Champions League, che si giocherà sabato 30 maggio 2020 nello Stadio olimpico Ataturk di Instabul. “Spero che decidano di cambiare sede, oppure mi piacerebbe vedere una squadra che va in finale ma che dice il giorno prima ‘no, io qui non gioco’“.

“Il problema dell’Europa è l’Europa” aggiunge quindi, sottolineando come Erdogan usi “i profughi” che l’UE gli ha affidato come “un’arma di ricatto”. Poi l’affondo: “Erdogan è un presidente fascista, è uno Stato fascista, è un regime autoritario che massacra in primis i propri cittadini. Non scordiamoci infatti che i curdi siriani sono cittadini turchi e l’Europa è lì che sta a guardare”.