> > Veronica Lario contro Berlusconi: l'ultima mossa prima della sentenza

Veronica Lario contro Berlusconi: l'ultima mossa prima della sentenza

Veronica Lario contro Berlusconi

Continua la battaglia tra Berlusconi e l'ex moglie. Intanto si stima che la società della Lario ha immobili per un patrimonio di 34 milioni di euro

Dopo anni di assegno mensile pari a 1,4 milioni sborsati direttamente da Silvio Berlusconi, a Veronica Lario non spetta più alcun assegno di divorzio. All’epoca della loro separazione era ancora in vigore il criterio del tenore di vita. Successivamente la Corte d’appello di Milano aveva ribaltato la decisione. Nel frattempo, infatti, era stato eliminato il criterio del tenore di vita in favore di quello dell’autosufficienza economica. Veronica Lario rientrava sicuramente in quest’ultima categoria, perché in possesso di un ricco patrimonio che le permetteva l’assoluta autonoma. A luglio 2018 però la Cassazione aveva cancellato sia il criterio del tenore di vita sia quello dell’autosufficienza. In sostituzione, si prende in considerazione un criterio “composito”. Per questo motivo, al termine di una tormentata vicenda giudiziaria che vede Veronica Lario contro Berlusconi, i giudici hanno dato ragione all’ex premier.

Italia Oggi ha svelato l’ultima mossa compiuta dalla Lario poco prima che il tribunale di Milano decidesse di pignorare i suoi beni nel contesto della causa con il suo ex marito.

Veronica Lario contro Berlusconi

Lo scorso 30 settembre Monica Limonta, amministratore unico de Il Poggio, si è recata a Missaglia nello studio del notaio Francesco Brini “per siglare l’affitto del ramo d’azienda che riguarda l’attività di ostello per la gioventù iniziata a palazzo Borromini di Segrate, immobile di proprietà”. Così informa il quotidiano. L’affitto del ramo d’azienda, per 6 anni, ammonterebbe a 315mila euro per il primo anno, salirebbe a 441 mila euro per il secondo e terzo, per poi arrivare 630 mila euro per ciascuno degli ultimi tre anni.

La società Midue è l’affittuario. Quest’ultima, inoltre, ha sede al medesimo indirizzo legale a Milano de Il Poggio e ne detiene il 20%. Invece il controllo, con l’80%, è della Cosmo srl, a sua volta controllata da Equitago. Fiduciariamente la sua proprietà è detenuta dalla Spafid e il suo 100% è in pegno a Intesa Sanpaolo.

Nel 2018 Il Poggio, vendendo un palazzo a Milano, aveva registrato una plusvalenza di 1,2 milioni e il primo utile dopo anni di perdite. È stato calcolato che la società della Lario ha immobili per un patrimonio pari a 34 milioni di euro. La sua impresa ha chiuso il bilancio con un mini profitto di 295mila euro. Quest’ultimo avrebbe garantito una parziale copertura delle perdite di oltre 6,3 milioni accumulate negli anni precedenti. Oltre a palazzo Borromini in carico a 7,6 milioni, l’immobile più importante è palazzo Canova, situato a Milano 2 all’interno del complesso immobiliare denominato Centro direzionale Milano 2. Palazzo Canova è in carico a 33,9 milioni. Nel 2009 la Lario lo acquistò attraverso un mutuo di 34 milioni concesso dalla Banca Popolare di Sondrio.