> > Conte e il Russiagate, Paolo Mieli: "Un caso senza precedenti"

Conte e il Russiagate, Paolo Mieli: "Un caso senza precedenti"

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Mercoledì 23 ottobre il premier sarà chiamato a motivare i contatti tra il ministro Barr e i servizi segreti italiani.

È stata fissata per mercoledì 23 ottobre alle ore 15 l’audizione al Copasir durante la quale il premier Giuseppe Conte sarà chiamato a riferire sul caso Russiagate. Sono ancora molte le “verità nascoste” su quanto accaduto questa estate, commenta Paolo Mieli ospite a Tagadà su La7. Il coinvolgimento del presidente del Consiglio in vicende che riguardano i servizi segreti statunitensi, continua il giornalista, è un fatto “senza precedenti” e un “aspetto strano” della crisi politica estiva.

Paolo Mieli su Conte e il Russiagate

La crisi del governo gialloverde si era aperta da pochi giorni quando “il 15 agosto, senza che nessuno lo sapesse, Conte ha autorizzato il capo dei nostri servizi segreti a riferire al ministro della Giustizia americano William Barr” spiega Mieli. L’indagine nel merito del Russiagate è “troppo complicata”, ma ciò che è certo è che si tratta di “una cosa senza precedenti. In genere, il capo dei servizi segreti di un Paese parla con il capo dei servizi segreti stranieri. Non riferisce a un’autorità politica, soprattutto all’insaputa di tutto il mondo politico italiano e del Parlamento”. L’ex direttore del Corriere della Sera ricorda che “in quel momento Matteo Salvini era ancora ministro dell’Interno, la crisi non si era ancora chiusa”.

L’audizione al Copasir

L’audizione davanti al Copasir dovrà chiarire il motivo dei due incontri avvenuti tra il ministro Barr, il capo del Dis Gennaro Vecchione e i vertici di Aisi e Aise, Marco Parente e Luciano Carta. Il ministro della Giustizia americano ha inoltre avuto accesso alla registrazione della deposizione di Joseph Mifsud, professore maltese che ha chiesto protezione alle forze dell’ordine italiane, scomparso nel 2018 e attualmente nel mirino del governo Usa per i suoi contatti con George Papadopoulos a proposito di mail “compromettenti”.