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Manovra, Conte: "Già decisa e approvata". M5S: "Vertice urgente"

manovra Conte Cinque Stelle

Per i grillini è fondamentale introdurre il carcere per i grandi evasori e abbassare i costi per i pagamenti elettronici.

La manovra economica continua a creare tensioni nel governo: dopo il fastidio dei renziani nel veder approvati Quota 100 e riduzione del limite al contante, ora i Cinque Stelle chiedono a Conte un vertice urgente.

Manovra, tensioni tra Conte e Cinque Stelle

Il Premier aveva assicurato che il Ddl di bilancio era già stato approvato salvo intese nel corso del Consiglio dei Ministri di martedì 15 ottobre 2019. “Tutte le forze politiche erano presenti, M5S compreso. Non ci si può tirare indietro“, aveva fatto sapere da Perugia, chiedendo alle due forze alleate unità e coesione.

Ma per i grillini ci sono alcuni nodi da chiarire, in primis sulle misure anti evasione. Da una parte si dichiarano d’accordo sui provvedimenti inseriti in manovra, quali la riduzione del tetto al contante e l’incentivo ai pagamenti elettronici. Dall’altra secondo loro rischiano di non far recuperare risorse e mettere nel mirino commercianti, professionisti e imprenditori.

Sempre su questo punto chiedono anche che non venga toccata la flat tax al 15% per partite iva che fatturano fino a 65.000 euro, approvata dal precedente governo. E insistono sul carcere per i grandi evasori e sulla richiesta di abbattere i costi su carte di credito e dispositivi per i pagamenti elettronici.

Per questo sul Blog delle stelle si chiede un nuovo vertice di maggioranza, per trovare intesa laddove non c’è ancora accordo. E Giuseppe Conte non ha potuto far altro che accondiscendere alla richiesta, convocando una riunione per lunedì 21 ottobre.

Da sciogliere ci saranno anche i nodi con i renziani, che dalla Leopolda attaccano il Pd definendolo “il partito delle tasse” e sono pronti a presentare emendamenti per abolire Quota 100 e sugar tax. Un atteggiamento che ha destato l’ira del dem Orlando, secondo cui le loro polemiche sono incomprensibili.