> > Pringles al Prosecco, sequestro in Veneto: per Zaia è "intollerabile"

Pringles al Prosecco, sequestro in Veneto: per Zaia è "intollerabile"

Pringles al prosecco

Sulla questione sono intervenuti anche Stefano Zanette, presidente del Prosecco, e Teresa Bellanova

Aveva generato polemica la proposta di Zaia a favore di un vino analcolico da esportare nei mercati arabi, dove il consumo di alcol è proibito proprio per motivi religiosi. In questo modo, a detta del governatore veneto, si potrebbe dare una risposta a “quei mercati, musulmani in particolare, dove per fatti culturali o religiosi non si bevono alcolici”. Eppure Zaia torna a difendere l’italianità e i gusti sofisticati della produzione italiana. Il leghista, infatti, sta contrastando fortemente la commercializzazione delle Pringles al Prosecco, per le quali è già scattato il sequestro in Veneto. Sulla vicenda sono intervenuti anche Teresa Bellanova, ministro delle Politiche agricole, e Stefano Zanette, presidente del Prosecco.

Pringles al Prosecco, la scelta di Zaia

La società produttrice delle famosissime patatine Pringles ha utilizzato il nome dello spumante senza chiedere preventivamente il consenso. Per questo motivo, la polizia è intervenuta sequestrando 250 tubetti solo nel Veneto. Il Prosecco, infatti, è protetto dalla denominazione Doc dell’Unione europea. Per questo motivo, secondo quanto stabilito dalla legislazione, quel prodotto può essere realizzato esclusivamente in specifiche regioni. A tal proposito, infatti, Luca Zaia ha dichiarato: “Non possiamo più tollerare che un nome protetto venga utilizzato senza autorizzazione. Ecco perché insistiamo da anni, a tutti i livelli amministrativi e governativi, nel proteggere le nostre eccellenze, proteggendole da frodi e abusi”.

“Chiaramente il nostro è un prodotto di successo. Spesso vengono fatti tentativi di usare in modo improprio il marchio, per dolci, cibo per cani, persino gel lubrificanti erotici”, sono invece le parole di Stefano Zanette, presidente del Prosecco, denomination of controlled origin consortium. Anche Teresa Bellanova, ministro delle Politiche agricole, si è espressa sull’utilizzo da parte di Pringles di un marchio non autorizzato.