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Giorgia Meloni: "Stop a immigrazione illegale, anche con i muri"

Meloni sorpassa Salvini

La leader di Fratelli d'Italia accusa i governi passati di aver impedito le entrate legali e aperto le porte a quelle illegali.

Nel corso di un dibattito televisivo Giorgia Meloni torna a parlare della questione immigrazione criticando le scelte dell’attuale governo. Spiega quindi come secondo lei andrebbe gestito il fenomeno migratorio.

Giorgia Meloni su immigrazione

Da sempre va dicendo che l’unico obiettivo del suo partito è la difesa dell’interesse nazionale, declinato nei vari ambiti in cui opera la politica tra cui l’immigrazione. La sua posizione è sempre stata chiara: gli stati esistono perché hanno dei confini e quei confini vanno rispettati.

Il che, spiega, non significa non accogliere persone di altri paesi, ma che l’accoglienza va regolata secondo le norme e le regole di un determinato stato. E accusa i governi precedenti di aver azzerato il decreto flussi, ovvero il documento che stabilisce le quote di immigrati che si possono accogliere anno per anno. “Abbiamo impedito ad un filippino di entrare legalmente per lavorare perché tutti i numeri erano coperti da chi entrava illegalmente“, incalza. Continua spiegando che in questo modo l’Italia non si è occupata dei veri profughi, “perché la selezione delle persone da far entrare la facevano gli scafisti“.

Spiega dunque come andrebbe affrontato il fenomeno. Non ha mai fatto mistero di sostenere la necessità di un blocco navale al largo delle coste della Libia. Vale a dire un sistema che impedisca ai barconi di partire e costruisca in Africa degli hotspot. Da questi verrebbero poi trasferiti solo i profughi riconosciuti come tali e quindi bisognosi di accoglienza.

Ma per la difesa dei confini Giorgia Meloni sarebbe pronta anche a costruire muri. Certo, chiarisce che l’Italia non ne ha bisogno. Ma approva la scelta di chi li ha utilizzati quale strumento per combattere l’immigrazione illegale come Viktor Orban. “Se lui non l’avesse fatto ora saremmo davvero il campo profughi d’Europa, in mezzo tra la rotta Sud e la rotta Est“, conclude.