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Manovra, vertice nella notte: accordo su Pos e carcere per gli evasori

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Accordo sulla Manovra: sembra tornato il sereno tra Conte e Luigi Di Maio. Nessun contatto invece tra il premier e Matteo Renzi

Lunedì è stata una giornata lunghissima per il governo, iniziata con i bilaterali e terminata oltre la mezzanotte al termine del vertice di maggioranza nel quale sembrerebbe essere stato raggiunto l’accordo sui punti della Manovra che erano ancora motivo di divergenza. Nel frattempo la Commissione Europea ha annunciato che invierà una lettera all’Italia per chiedere informazioni proprio in relazione alla Manovra: il Governo ha fatto sapere che risponderà a tale missiva “entro mercoledì”. Da quanto si apprende anche altri Paesi, come la Spagna, riceveranno inchieste simili.

Manovra: trovata l’intesa

Il premier Conte ha tentato tutto il possibile per appianare le tensioni alla maggioranza relative alla Manovra, e sembra esserci riuscito. In mattinata e nel corso del pomeriggio ha infatti organizzato una serie di bilaterali con i rappresentanti di M5s, Pd, Italia Viva e LeU, a cui ha fatto seguito la riunione plenaria. Stando a quanto si apprende da fonti vicine a Palazzo Chigi, la quadra è stata raggiunta posticipando a luglio 2020 i nuovi tetti per l’uso del contante e le multe per chi rifiuta l’uso del pos, in attesa dell’abbassamento delle commissioni sulla carte di credito. Accordo totale invece sul carcere per i grandi evasori: i rappresentanti della maggioranza si sono ritrovati concordi nell’inserire le norme nel decreto fiscale, anche se entreranno in vigore alla data di conversione del decreto.

Flat tax e regime forfettario

Per ciò che riguarda il tema della stretta per le partite Iva, si andrebbe verso l’allineamento. Stando a quanto si apprende, la maggioranza avrebbe trovato l’intesa per mantenere il regime forfettario per chi ha redditi entro i 65 mila euro, senza quindi introdurre il calcolo analitico del reddito. Vanno ancora sciolti, però, alcuni nodi relativi ai paletti per l’accesso al regime, a partire dal tetto alle spese per gli investimenti.

Il Superbonus

Il superbonus della Befana entrerà in vigore da gennaio 2021 per premiare chi effettua spese con carte di credito e bancomat. Si prevede di raddoppiare l’uso di tali mezzi, passando dagli attuali 6-7 milioni di utenti a 15 milioni. Il bonus prevede infatti un ritorno del 19% sulle spese effettuate con carte e bancomat in settori specifici. L’elenco è ancora in via di definizione, ma pare che possano entrare parrucchieri, estetiste, officine, elettrauto, idraulici, elettricisti e ristoranti. L’obiettivo è creare una lista più ampia possibile, che includa ad esempio anche le prestazioni di medici e dentisti.

Scontri ai vertici e incontri bilaterali

A preoccupare era soprattutto il rapporto tra Conte e Luigi Di Maio, dopo le dichiarazioni a mezzo stampa degli ultimi giorni. I due si sarebbero prima incontrati in sede riservata per chiarirsi. Per il premier, infatti, si presentava nei confronti del leader grillino, un problema di metodo nell’aver contestato la Manovra dopo due vertici di maggioranza e un’intesa in Consiglio dei Ministri. Tuttavia l’incontro sarebbe andato bene e nel pomeriggio Di Maio è tornato a Palazzo Chigi con la sua delegazione ribadendo punto per punto tutte le richieste dei pentastellati. Nessun faccia a faccia invece tra il presidente del Consiglio e Matteo Renzi. All’incontro avrebbero presenziato Teresa Bellanova e Luigi Marattin, i quali hanno presentato il pacchetto di proposte rilanciate nel week end dal palco della Leopolda.