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Lancia cioccolato turco in Parlamento Ue: Ciocca sospeso per 5 giorni

Ciocca cioccolato Parlamento

Il gesto aveva lo scopo di ribadire la contrarietà della Lega a qualsiasi negoziazione per l'ingresso della Turchia in Europa.

Per manifestare il proprio dissenso all’ingresso della Turchia in Europa, Angelo Ciocca ha lanciato del cioccolato turco durante una seduta al Parlamento Europeo. Immediata la sua sospensione che durerà cinque giorni.

Ciocca lancia cioccolato turco in Parlamento

Non appena ha preso la parola, l’eurodeputato leghista ha ricordato che durante la precedente Plenaria le autorità turche avevano distribuito dei cioccolatini ai parlamentari. Questo per sperare di far riprendere la negoziazione dell’ingresso del loro stato in Europa. “A poche settimane di distanza dispensano missili e bombe“, ha continuato.

Ha poi lamentato che l’Europa ha finanziato la Turchia con i soldi dei contribuenti, definendo tutto ciò inaccettabile. Augurandosi che tutti i colleghi che abbiano ricevuto il cioccolato lo restituiscano alle autorità turche, si è alzato dal suo posto indignato e lo ha lanciato a terra in direzione della Presidenza. Ciocca ha rivendicato l’atto postandone il video sui suoi profili social, corredato dalla scritta “No alla Turchia in Europa”.

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⚠️Il mio intervento in aula a #Strasburgo: qualche settimana fa la #Turchia regalava cioccolato ai parlamentari !!! Io non accetto regali da chi ha le mani SPORCHE del SANGUE del popolo CURDO ‼️ Guardate cosa ho fatto… siete d’accordo ???

Un post condiviso da Angelo Ciocca (@angelocioccaofficial) in data: 23 Ott 2019 alle ore 3:40 PDT

La Presidente di turno, Mairead McGuinness, gli ricorda sconvolta che il Parlamento è un luogo dove si discute, non dove si buttano oggetti per terra, definendo quello di Ciocca un gesto inaccettabile. Ha parlato infatti di mancanza di rispetto nei confronti suoi e dei colleghi, per poi cedere la parola ad un altro eurodeputato.

Il Presidente del Parlamento Ue, il dem David Sassoli, ha deciso di sospendere il leghista per cinque giorni dalle attività parlamentari e di congelare la sua indennità di soggiorno per dieci giorni. Questo perché secondo lui avrebbe agito in modo aggressivo e non rispettoso di un luogo istituzionale.

Ciocca, stupito dalla decisione, ha già detto di voler presentare ricorso in base all’articolo 177 del regolamento del Parlamento europeo. E ha aggiunto che non sarà mai “un cartonato telecomandato dai diktat europei o dal Presidente Sassoli“.